Armani, svelato il testamento: entro 18 mesi la cessione del 15% del gruppo a Lvmh, Essilux o L'Oréal

armani svelato

Con la pubblicazione dei due testamenti di Giorgio Armani si è aperta ufficialmente la successione per l’impero della moda costruito dallo stilista. Al centro delle disposizioni, il futuro del Gruppo Giorgio Armani Spa, delle partecipazioni finanziarie e di un patrimonio immobiliare di grande valore.

Alla Fondazione Giorgio Armani, che deteneva già lo 0,1% del capitale, va il 100% delle quote della società: il 9,9% in piena proprietà e il restante 90% in “nuda proprietà”. Su questa parte grava il diritto di usufrutto attribuito a Pantaleo Dell’Orco, ai nipoti e alla sorella dello stilista.

Leggi anche Armani, aperti i testamenti: al via la successione dell'impero da 13 miliardi

Nel dettaglio, Dell’Orco avrà l’usufrutto sul 30% delle quote e il 40% dei diritti di voto. I nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana disporranno del 15% dei diritti di voto, mentre la Fondazione potrà contare sul 30%. In questo equilibrio, la maggioranza relativa dei voti spetterà dunque a Dell’Orco.

Per quanto riguarda le partecipazioni in EssilorLuxottica, pari a circa il 2%, il 40% è stato destinato a Pantaleo Dell’Orco e il 60% ai familiari. Lo stilista ha inoltre lasciato 100mila azioni a Michele Morselli, mentre 7.500 azioni ciascuno sono state assegnate a Daniele Balestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli.

Un passaggio cruciale del testamento riguarda l’impegno della Fondazione Giorgio Armani: entro 18 mesi dall’apertura della successione dovrà cedere il 15% del capitale della società a uno dei grandi gruppi internazionali indicati – Lvmh, EssilorLuxottica o L’Oréal.

Accanto alle quote societarie, il testamento regola anche il destino del vasto patrimonio immobiliare dello stilista: dalle residenze di St. Moritz e St. Tropez, all’appartamento nel cuore di Brera a Milano, alla tenuta di Broni nel Pavese, fino alle ville di Pantelleria e Antigua e alle proprietà di New York e Parigi. La maggior parte degli immobili andrà ai familiari, con diritto di usufrutto a Leo Dell’Orco, compagno e braccio destro dello stilista, e particolare attenzione per Michele Morselli, amministratore delegato della società immobiliare che gestisce gran parte delle proprietà.

Queste disposizioni sono contenute nel secondo testamento depositato presso il notaio Elena Terrenghi, datato 2 aprile.