Armani, folla commossa alla camera ardente: Milano in coda per l'ultimo saluto allo stilista

Si è aperta la camera ardente di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre all’età di 91 anni. Fin dalle prime ore del mattino centinaia di persone si sono messe in fila davanti all’Armani Teatro di via Bergognone, a Milano, per rendere omaggio al maestro della moda italiana.
Il feretro è arrivato intorno alle 8, accolto da un lungo applauso. Tra i primi a fare visita, il sindaco di Milano Beppe Sala, il presidente di Stellantis John Elkann con la moglie, l’attore Beppe Fiorello, l’ex presidente di Federbasket Gianni Petrucci e il coach dell’Olimpia Milano Ettore Messina.
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La commozione è palpabile tra la folla. “Era una cara figura, ha fatto tanto per Milano – racconta Roberta, arrivata con l’amico Ivan – una persona rigorosa e generosa. Mancherà a tutti”. Ivan aggiunge: “Volevo rendere omaggio a un imprenditore, un artista e filantropo che ha dato al mondo della moda il concetto di eleganza sobria. Ha fatto molto anche per la città, come con l’Armani Silos. Mi auguro che Milano gli dedichi un grande tributo”.
In fila ci sono anche molti giovani. “Era il re della moda – dice uno di loro – una persona importante non solo in passerella, ma anche per Milano e per il mondo intero. Sentiremo la sua mancanza, per la creatività e per la maestria”.
Tra le mani di molti visitatori spiccano rose bianche, portate in segno di rispetto. Ci sono ex dipendenti e familiari di chi ha lavorato nell’azienda. Una ex collaboratrice dell’ufficio stile ricorda: “Ho lavorato per 15 anni con lui. Mi ha insegnato il valore delle proporzioni nel disegno. È stato un esempio in tutto”.