Francia, muore lo streamer Jeanpormanove dopo una maratona in diretta di 10 giorni

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Raphaël Graven, conosciuto online come Jeanpormanove e seguito da oltre un milione di utenti sulle piattaforme social, è morto durante una diretta-maratona di 10 giorni. Il decesso del 46enne è avvenuto nel sonno, in un appartamento affittato nel villaggio di Contes, vicino Nizza. La Procura locale ha aperto un’indagine per chiarire le cause, precisando che “al momento non vi è nulla di sospetto”.

L’annuncio è stato dato dal collega e amico Owen Cenazandotti, conosciuto come “Naruto”, che su Instagram lo ha definito “fratello, compagno fidato, partner”, chiedendo ai follower di rispettarne la memoria e di non diffondere le immagini dell’ultimo momento, registrato in diretta ma successivamente rimosso.

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Jeanpormanove era noto per i suoi contenuti di gaming e per sfide estreme trasmesse online, spesso al centro di scene in cui subiva scherzi pesanti e atti violenti da parte di altri streamer. Durante la maratona, ripresa anche da Le Parisien, lo si vedeva sdraiato su un materasso, coperto da un piumone. Al risveglio, gli altri partecipanti si sono accorti che si trovava “in una posizione davvero strana” e hanno tentato di richiamarlo prima di interrompere la trasmissione.

Alcune clip ripubblicate online mostrano momenti di sevizie in diretta, con colpi, strangolamenti e spari con pistole a vernice. Le trasmissioni avvenivano su Kick, piattaforma di streaming alternativa a Twitch, nota per una moderazione meno rigida. Un portavoce di Kick ha dichiarato alla Bbc che l’azienda sta “esaminando urgentemente” la vicenda, ricordando che i termini di servizio vietano contenuti che promuovano autolesionismo, violenza e attività illegali.

Sul caso è intervenuta anche la ministra francese Clara Chappaz, che ha parlato di “orrore assoluto” e ha sottolineato come le piattaforme abbiano la responsabilità legale di impedire la diffusione di contenuti illeciti. “Questo tipo di fallimento non ha posto in Francia, in Europa o altrove”, ha scritto in un post su X, annunciando la segnalazione alle autorità competenti.

Non era la prima volta che Graven finiva al centro delle cronache. Lo scorso dicembre, insieme all’amico streamer Safine Hamadi, era stato fermato nell’ambito di un’inchiesta giornalistica che accusava Kick di permettere la diffusione di contenuti violenti. Entrambi avevano negato ogni responsabilità e furono rilasciati poco dopo.

BREAKING: French Streamer Jean Pormanove Dies Mid-Marathon Stream at 46

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