Tragedia al mare: Carlo, sei anni, scomparso durante il regalo di compleanno della mamma

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È un silenzio che pesa quello che avvolge la palazzina di Roncade, alle porte di Treviso, dove viveva Dana Kalarus, 48 anni, insieme ai suoi figli. Ieri pomeriggio è stata riaccompagnata a casa, devastata dal dolore per la scomparsa di Carlo, il suo piccolo di sei anni, tragicamente annegato durante una gita al mare che doveva essere un momento di gioia.

Quel compleanno era appena trascorso: venerdì il piccolo aveva compiuto i sei anni ed era stato omaggiato con una giornata al mare — un regalo che avrebbe dovuto essere gioioso. «Mi sono voltata un solo istante… e lui non c’era più». È la frase che Dana ripeteva, mentre una speranzosa catena umana di bagnanti e bagnini cercava Carlo tra le onde.

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Il dramma si è consumato a Caorle, lunedì pomeriggio. La corrente, alimentata dal vento di bora da nord e nord-est, aveva reso il mare pericoloso: la bandiera rossa era già sventolata. Carlo è stato ritrovato soltanto nella notte, alle 2:45, a cento metri dalla riva, adagiato sul fondale.

A Roncade, la comunità ha risposto con vicinanza: il sindaco Marco Donadel ha proclamato il lutto cittadino e ha espresso parole di profondo sostegno per la madre. Le amiche di Dana hanno lanciato una raccolta fondi su GoFundMe, che ha già raggiunto gli 8 000 euro, per sostenere la donna in questo momento così drammatico.

Gli ombre silenziosi di quella gita — una maglietta lasciata sugli scogli — sono diventati luogo di memoria: fiaccole, messaggi, preghiere silenziose. Tutto attorno, il vuoto lasciato da Carlo, quel bambino che avrebbe dovuto vivere una giornata di festa, ora è solo un ricordo straziante che scuote un’intera comunità.