Tragedia ai World Games in Cina: addio a Mattia Debertolis

Non ce l'ha fatta Mattia Debertolis, atleta 29enne della Nazionale italiana di corsa orientamento, ricoverato l’8 agosto scorso a Chengdu, in Cina, dopo un grave malore durante la gara inaugurale dei World Games. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla Federazione Italiana Sport Orientamento (Fiso) con un commosso comunicato.
«Mattia – scrivono il presidente Fiso Alfio Giomi e il Consiglio Federale – ci ha lasciato, assistito fino all’ultimo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal padre Fabio in Italia, dalla compagna Jessica, dai nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal Ct Stefano Raus, dai compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della Iof e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, e dall’affetto di chi lo ha conosciuto in tutto il mondo. Ciao Mattia, faremo di tutto per onorare il tuo ricordo».
Nel pomeriggio di oggi l’atleta aveva ricevuto il sacramento dell’Estrema Unzione, in un momento descritto dalla Federazione come “profondamente toccante e intimo”, celebrato dal vescovo di Chengdu giunto dopo un viaggio di due ore per raggiungere l’ospedale. La madre Erica Zagonel e il fratello Nicolò avevano espresso il desiderio che Mattia potesse ricevere questa benedizione.
Poche ore dopo, in serata, è arrivata la conferma della morte. Il presidente Fiso ha inviato un messaggio alla squadra azzurra di Mtb-O, impegnata da domani nei Campionati Mondiali in Polonia. In accordo con la famiglia e il Consiglio Federale, gli atleti potranno gareggiare “in nome e memoria di Mattia” e, compatibilmente con le regole, indossare il lutto al braccio.
La Federazione ha comunicato che, per rispetto della memoria di Debertolis, non diffonderà notizie o aggiornamenti sui mondiali di Mtb-O, rinviando ogni comunicazione ufficiale a un momento più opportuno. A tutti i membri del movimento orientistico è stato rivolto l’invito ad astenersi da messaggi celebrativi che possano risultare inopportuni in questo periodo di dolore.