È morto Terry Reid, la voce leggendaria che rifiutò Led Zeppelin e Deep Purple

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Si è spento a 75 anni Terry Reid, cantante e chitarrista britannico noto per la sua voce straordinaria e per le clamorose occasioni mancate che lo hanno reso una figura di culto nella storia del rock. La notizia della sua morte, avvenuta martedì 5 agosto dopo una lunga malattia, è stata confermata da un portavoce al quotidiano The Guardian.

Soprannominato "Superlungs" per la potenza vocale fuori dal comune, Reid aveva combattuto negli ultimi anni contro il cancro e altre gravi condizioni di salute. La sua carriera, iniziata giovanissimo, lo aveva portato rapidamente alla ribalta: a soli 18 anni pubblicò il suo primo album 'Bang, Bang You're Terry Reid', con il supporto di Jimi Hendrix.

Reid è passato alla storia anche per aver detto "no" a due delle band più iconiche del rock. Fu Jimmy Page a offrirgli il ruolo di cantante nei futuri Led Zeppelin, ma Reid declinò, suggerendo invece due allora sconosciuti: Robert Plant e John Bonham. Anni dopo, anche Ritchie Blackmore dei Deep Purple gli propose di diventare frontman, ma Reid rifiutò nuovamente. “Ho contribuito a metà della band, mi sembrava abbastanza”, disse ironicamente nel 2024.

Negli anni successivi pubblicò diversi album, tra cui 'Terry Reid' (1969), 'River' (1973), 'Seed of Memory' (1976) e 'Rogue Waves' (1979). Sebbene non abbiano raggiunto il grande pubblico, furono apprezzati dalla critica. Il disco 'River' è oggi considerato un piccolo classico del rock alternativo.

Stimato da artisti come Aretha Franklin e Mick Jagger, Reid aprì i concerti dei Rolling Stones e dei Cream, scegliendo però sempre l’indipendenza artistica. Negli anni ’80 collaborò come turnista con nomi importanti tra cui Don Henley, Bonnie Raitt e Jackson Browne.

Nel 1991 tentò un ritorno con l’album 'The Driver', che però non ebbe successo. Lui stesso lo definì “inascoltabile”. A partire dagli anni 2000 tornò saltuariamente sulle scene, partecipando a festival e suonando nel suo locale preferito, il Ronnie Scott’s Jazz Club di Londra. Le sue condizioni di salute lo avevano costretto a ritirarsi negli ultimi anni, cancellando diverse date.

Robert Plant ha ricordato Reid con un post toccante sui social: “L’entusiasmo e l’incoraggiamento di Terry Reid erano incredibili, allora. Eravamo ancora adolescenti, ci imbucavamo ai rispettivi concerti e ci scatenavamo su 'Season of the witch'. Che divertimento. Lui era tutto. Un carisma pazzesco”.

La sua voce, la sua estensione. Le sue canzoni, che catturavano alla perfezione quell’epoca spensierata. 'Superlungs', davvero. Mi ha catapultato in un mondo nuovo e intenso che lui ha scelto di rifiutare. Ora riascolto il suo album 'The River' e verso una lacrima per il mio fratello d’armi”, ha scritto ancora Plant.

Terry Reid - Seed Of Memory [HQ]

Video Terry Reid - Seed Of Memory [HQ]