Aurora Maniscalco, hostess morta a Vienna: il fidanzato indagato per istigazione al suicidio
L'intera comunità è sconvolta dalla tragica scomparsa di Aurora Maniscalco, giovane hostess palermitana di 24 anni, morta a Vienna in circostanze ancora da chiarire. Mentre si attende l'autopsia e le indagini si approfondiscono, il coinvolgimento del suo fidanzato come possibile istigatore apre nuovi scenari. La speranza è che le verità emergano, per fare luce su questa tragedia che ha colpito tutti noi.

Sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Aurora Maniscalco, la hostess palermitana di 24 anni morta il 21 giugno a Vienna dopo una caduta dal terzo piano dell’appartamento in cui viveva con il fidanzato.
In un primo momento, la Procura austriaca aveva chiuso il caso classificando la morte come suicidio. Ma un nuovo sviluppo è arrivato dall’Italia: la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo iscrivendo il fidanzato della giovane nel registro degli indagati con l’ipotesi di istigazione al suicidio.
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Quella notte, nell’abitazione si trovava anche Elio Bargione, 27 anni, anch’egli palermitano. Secondo quanto ricostruito, il giovane era presente al momento della tragedia, quando la ragazza è precipitata nel vuoto.
Il corpo di Aurora verrà trasferito domani in Italia e sarà portato all’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, dove sarà eseguito l’esame autoptico per fare luce sulle circostanze della morte.