Bolzano, finto badante arrestato: era ricercato per un omicidio in Tagikistan

A Bolzano, un uomo di 45 anni si è finto badante, ma nascondeva un oscuro passato. Ricercato per un omicidio avvenuto nel 2000 in Tagikistan, era riuscito a vivere in Italia dichiarandosi cittadino afgano. L’arresto, frutto di un’indagine intricata coordinata dall’Interpol, ha svelato una verità sconvolgente: dietro la maschera di facili affetti si celava un criminale internazionale. La sua cattura rappresenta un importante traguardo nella lotta al crimine transnazionale.

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In Italia lavorava come badante dichiarandosi cittadino afgano, ma su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale per un omicidio commesso nel 2000 in Tagikistan. Un uomo di 45 anni è stato arrestato a Bolzano dagli agenti della squadra mobile, al termine di una complessa indagine coordinata con il Servizio di cooperazione internazionale e l’Interpol.

L’uomo, originario del Tagikistan, era accusato di aver partecipato, insieme a un commilitone dell’esercito tagiko, all’uccisione di un altro militare, suo vicino di casa. Il crimine sarebbe avvenuto nel luglio del 2000. Da allora, il 45enne era riuscito a far perdere le proprie tracce, ricostruendosi una nuova identità e ottenendo un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria con generalità false.

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Con quei documenti era riuscito a trovare lavoro come badante in diverse città italiane, fino a stabilirsi a Bolzano. Proprio qui è stato localizzato e fermato, grazie a un'attenta attività investigativa condotta dalla polizia e ai riscontri incrociati ottenuti attraverso la rete internazionale Interpol.

Dopo l’arresto, il 45enne è stato condotto nel carcere di Bolzano, a disposizione della Corte d’Appello di Trento, sezione distaccata di Bolzano, competente in materia di estradizione. Il provvedimento di arresto è stato convalidato e l’uomo è stato sottoposto a custodia cautelare in attesa delle prossime udienze relative alla procedura estradizionale.