Caldo estremo in Lombardia: vietati i lavori all'aperto dalle 12:30 alle 16 fino a settembre 2025
In risposta alle temperature record che stanno colpendo la Lombardia, una nuova ordinanza vieta i lavori all’aperto dalle 12:30 alle 16:00 fino a settembre 2025. La misura, firmata dal presidente Attilio Fontana, mira a salvaguardare la salute dei lavoratori durante le ore più calde. Questa decisione drastica sottolinea l’urgenza di proteggere chi opera sotto il sole cocente e invita tutti a rispettare le nuove regole per prevenire rischi e complicazioni.

Stop ai lavori all’aperto nelle ore più calde in Lombardia: dalle 12:30 alle 16:00 sarà vietato operare in esterni a causa delle temperature elevate. Lo stabilisce una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, per tutelare la salute dei lavoratori esposti al caldo intenso.
Il provvedimento entrerà in vigore dalle ore 00:01 di mercoledì 2 luglio e resterà valido fino al 15 settembre 2025. Il divieto si applicherà nelle giornate in cui il livello di rischio termico, segnalato dalla mappa giornaliera pubblicata su worklimate.it, sarà indicato come “Alto” per i lavoratori esposti al sole che svolgono attività fisica intensa attorno alle ore 12.
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L’ordinanza riguarda in particolare i settori dell’edilizia, delle cave, delle aziende agricole e delle attività florovivaistiche. In questi ambiti, l’attività lavorativa sarà sospesa nella fascia oraria 12:30-16:00, nelle giornate ad alto rischio.
“La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori, soprattutto quando il caldo diventa insopportabile – ha dichiarato Fontana –. Con questo provvedimento rendiamo concrete le raccomandazioni già inviate alle imprese il 13 giugno scorso”.
Nel testo si fa riferimento anche alle Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, redatte dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, che raccolgono le misure operative adottate da diverse Regioni, compresa la Lombardia.
Dal provvedimento sono escluse le attività urgenti e di pubblica utilità, a condizione che vengano applicate tutte le misure di prevenzione previste. Non si applica inoltre a pubbliche amministrazioni, concessionari di servizi pubblici, loro appaltatori, e agli interventi di protezione civile o finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità.
L’ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl) e sul sito ufficiale della Giunta. Verrà inoltre trasmessa ai Prefetti, sindaci, ATS, ASST, organizzazioni sindacali, rappresentanze datoriali e alle associazioni di categoria per garantirne la piena attuazione.
La Regione ricorda che la violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza comporta sanzioni penali, in base all’articolo 650 del codice penale, salvo che non siano applicabili reati di maggiore gravità.
“Continueremo a monitorare attentamente l’evolversi della situazione e ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori lombardi”, ha concluso il governatore.