Achille Lauro difende Mengoni: Rispettiamo le scelte artistiche, il suo show è ambizioso e internazionale
Achille Lauro si schiera al fianco di Marco Mengoni, difendendo la sua libertà creativa di fronte alle polemiche sui social. Con un messaggio forte e chiaro, l’artista sottolinea l’importanza di rispettare le scelte artistiche di ognuno, anche quando sono ambiziose e internazionali. In un mondo che spesso giudica senza comprendere, il rispetto diventa la vera musica che unisce e valorizza il talento. Perché la diversità è il cuore della vera arte.

Achille Lauro interviene in difesa di Marco Mengoni, preso di mira sui social per i look scelti durante il suo tour. Prima del concerto al Circo Massimo, l’artista ha risposto alle critiche durante un incontro con la stampa, sottolineando l'importanza del rispetto per la libertà artistica: “Credo che si debbano rispettare il lavoro e le scelte artistiche di ognuno”.
Lauro ha ribadito quanto Mengoni sia maturo, sia dal punto di vista musicale che personale, per gestire autonomamente le scelte legate alla propria immagine e alla messa in scena dei concerti: “Mengoni è grande abbastanza per decidere cosa sia meglio per il suo show, che tra l'altro è uno dei più ambiziosi nel panorama attuale, con un respiro internazionale”.
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Con il suo solito tono ironico, Lauro ha aggiunto: “Non sono certo io, che a Sanremo mi sono presentato in tutina, a poter giudicare le scelte di Marco. La sua è stata chiaramente una decisione ponderata e voluta”. Ha poi elogiato la qualità dello spettacolo messo in scena da Mengoni: “Ho visto delle immagini, l’impatto visivo è fortissimo. È giusto che chi ha la possibilità di esporsi e creare cose grandiose lo faccia. Questo incoraggia anche altri artisti, affermati o emergenti, a sperimentare. Complimenti a chi ha lavorato allo spettacolo, c'è un grande lavoro dietro”.
In merito alla scelta del Circo Massimo per il proprio show, Lauro ha commentato: “È una scelta di percorso. Il Circo Massimo è una location altrettanto bella. Vogliamo goderci questa esperienza. Poi apriremo lo Stadio Olimpico il 10 giugno 2026 e spero di replicare in altre grandi venue in Italia, come San Siro”.
L’artista ha infine detto la sua sulle polemiche legate al gigantismo degli eventi musicali: “Non mi piace ridurre tutto ai numeri. Ci sono progetti bellissimi che non hanno successo e progetti mediocri che trionfano. Ho visto tante polemiche, ma anche tanti grandi spettacoli. Invece di criticare chi inciampa, bisognerebbe aiutarlo a crescere. In tempi difficili come questi, serve coesione, soprattutto nella musica”.