Borsellino, svelata per la prima volta la borsa con cui affrontò l'ultimo giorno

Per la prima volta, il mistero che avvolgeva la borsa di Paolo Borsellino si svela, rivelando un frammento prezioso della sua storia e del suo ultimo giorno. Il TG1 mostra in esclusiva l’iconica valigetta, conservando ancora segreti e ricordi di quel tragico 19 luglio 1992. Un’occasione unica per avvicinarsi a un eroe che ha dedicato la vita alla giustizia. La borsa sarà esposta domani a Montecitorio, simbolo di memoria e coraggio.

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Per la prima volta in assoluto, il TG1 ha mostrato la borsa del giudice Paolo Borsellino, quella che aveva con sé il 19 luglio 1992, giorno della strage di via D’Amelio. All’interno di quella valigetta si trovava la celebre agenda rossa, misteriosamente scomparsa subito dopo l’attentato che uccise il magistrato e la sua scorta.

La borsa sarà esposta a Montecitorio nella giornata di domani, in un evento ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della Presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo.

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Con l’agenda rossa avremmo potuto vedere e comprendere cosa aveva annotato Paolo Borsellino nei giorni precedenti alla sua morte”, ha dichiarato ai microfoni del TG1 il colonnello dei Carabinieri Carmelo Canale, tra i più fidati collaboratori del giudice ucciso dalla mafia.

Il mistero su chi abbia fatto sparire quel documento resta irrisolto. Canale ha ricordato un passaggio fondamentale: “Borsellino, poco prima di morire, aveva detto che era pronto ad arrestare il procuratore Giammanco”. Parole che rafforzano i sospetti su un depistaggio mai chiarito completamente.