Emanuela Orlandi, ex compagna di scuola: La vidi due volte salire su un'auto nera con vetri oscurati

emanuela orlandi

Torna al centro dell'attenzione il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983. Durante l’audizione di giovedì 12 giugno davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Orlandi e su quello di Mirella Gregori, è intervenuta Daniela Gentile, ex allieva della scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria”, frequentata all’epoca anche da Emanuela.

Gentile ha raccontato di aver visto, in due occasioni distinte, la giovane salire su un’auto nera, di grossa cilindrata e con i vetri oscurati, a poca distanza dalla scuola. "Rimasi colpita", ha dichiarato, spiegando che si trattava di un’auto "inusuale". "Emanuela era più piccola di me. Frequentavamo insieme il corso di canto corale e spesso ci incontravamo durante le pause o le prove", ha aggiunto l’ex compagna.

Leggi anche Emanuela Orlandi, spuntano appunti scritti a mano e una nuova testimone mai ascoltata

In una delle due circostanze, Gentile si trovava alla fermata dell’autobus 70. Emanuela la vide e le propose un passaggio: “Sto aspettando che mi vengano a prendere”, le disse. Gentile però declinò l’offerta, ricordando l’avvertimento della madre di non fidarsi. "Le dissi che avevo un altro impegno, per non offenderla", ha precisato.

Durante l’audizione, Gentile ha ricordato di aver avuto una "brutta sensazione". Emanuela, prima di salire in macchina, le chiese ancora se fosse sicura di non voler un passaggio. In quell’episodio, Gentile ha notato anche un giovane scendere dall’auto, parlare brevemente con Emanuela e poi risalire prima che la vettura si allontanasse. "Era alto, moro, capelli corti ondulati, atletico, vestito in modo casual", ha riferito.

I due episodi, secondo quanto ricostruito da Gentile, sarebbero avvenuti "verso la fine della scuola", probabilmente a maggio, prima di un intervento chirurgico programmato a Firenze che la costrinse a lasciare le lezioni in anticipo. È stato proprio durante la convalescenza, mentre guardava un cartone animato, che apprese della scomparsa di Emanuela in una presunta edizione straordinaria del telegiornale.

Mi si è accesa una lampadina”, ha detto, “mi sono gelata”. E ancora oggi, riflettendo su quei momenti, si dice sollevata per non essere salita su quella macchina.

Alla domanda se avesse mai parlato di questi episodi, Gentile ha risposto che all’epoca nessuno la convocò formalmente. Solo suor Dolores, direttrice della scuola di musica, le avrebbe fatto qualche domanda informale, alla quale rispose di non avere informazioni rilevanti, non avendo un rapporto stretto con Emanuela.

Non seppe mai con certezza chi venisse a prendere Emanuela. “Non posso escludere che fosse il padre o un autista. Mi sembrava strano, ma forse era una persona preposta”, ha spiegato. Interrogata su possibili incongruenze, come la direzione in cui l'auto ripartì, Gentile ha assicurato: “Ho raccontato solo ciò che ricordo”.

In chiusura, il presidente della Commissione, senatore Andrea De Priamo, ha sollevato dubbi su alcuni dettagli riferiti, in particolare sulla presunta edizione straordinaria e sul programma “Candy Candy” che, secondo le verifiche, non risultano trasmessi dalla Rai in quei giorni. “Prendiamo atto di quanto riferito”, ha dichiarato.