Garlasco, il 1° luglio la Cassazione valuta la semilibertà concessa ad Alberto Stasi
Il 1° luglio, la Corte di Cassazione si riunirà per esaminare la semilibertà concessa ad Alberto Stasi, condannato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007. Questo appuntamento rappresenta un momento cruciale nella questione giudiziaria che ha scosso l'opinione pubblica e sollevato interrogativi sui criteri di concessione della libertà.

È fissata per il 1° luglio l’udienza della Corte di Cassazione chiamata a esaminare i criteri motivazionali utilizzati dal Tribunale di Sorveglianza di Milano nella decisione di concedere la semilibertà ad Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.
Secondo quanto appreso dall’Adnkronos, il nodo al centro della valutazione della Suprema Corte riguarda la correttezza della motivazione indicata dai giudici milanesi, contestata dalla Procura generale. Non si tratta quindi di una revisione diretta del regime di semilibertà, ma di una verifica sulla legittimità delle motivazioni che ne hanno permesso l’autorizzazione.
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Tra i punti critici indicati dalla Procura c’è l’intervista televisiva rilasciata da Stasi al programma Le Iene, trasmessa lo scorso 30 marzo. L’incontro con la troupe televisiva sarebbe avvenuto durante un permesso familiare, previsto esclusivamente per trascorrere tempo con i propri cari. Questo utilizzo del permesso ha rappresentato un elemento di rilievo nell’udienza del 9 aprile, quando la sostituta procuratrice generale Valeria Marino ha espresso parere contrario alla concessione della semilibertà.
In attesa della decisione della Cassazione, che si limiterà a pronunciarsi sulla correttezza della motivazione senza entrare nel merito del provvedimento, Alberto Stasi prosegue la sua routine tra lavoro esterno e rientro serale nel carcere di Bollate.