Elezioni presidenziali in Corea del Sud: il Paese al voto dopo la crisi istituzionale

Oggi, 3 giugno, la Corea del Sud si appresta a votare per le presidenziali anticipate, segnando un momento cruciale per il Paese. Gli elettori sono chiamati a scegliere un nuovo leader, dopo le turbolenze seguite all’uscita dell'ex presidente Yoon Suk Yeol e all’ombra della legge marziale. Un futuro incerto attende la nazione.

elezioni presidenziali

Oggi la Corea del Sud si reca alle urne per eleggere un nuovo presidente, a seguito della destituzione dell'ex capo di Stato Yoon Suk-yeol, rimosso dopo il controverso tentativo di imporre la legge marziale nel dicembre 2024. Questo evento ha innescato una profonda crisi politica, culminata con l'impeachment approvato dal Parlamento e confermato dalla Corte Costituzionale lo scorso aprile.

Il candidato favorito è Lee Jae-myung, leader del Partito Democratico, che secondo gli ultimi sondaggi gode del 49,2% delle intenzioni di voto. Il suo principale sfidante è Kim Moon-soo del Partito del Potere Popolare (PPP), accreditato al 36,8%. In terza posizione si trova Lee Jun-seok del Partito della Riforma, con circa il 10% delle preferenze.

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Lee Jae-myung, già candidato nel 2022, ha basato la sua campagna su temi come l'equità economica, la giustizia sociale e la riforma istituzionale, proponendosi come figura di unità nazionale. Kim Moon-soo, ex ministro del lavoro, ha invece puntato su politiche pro-business e sulla deregolamentazione, cercando di distanziarsi dall'eredità politica di Yoon Suk-yeol.

La partecipazione al voto anticipato è stata significativa: oltre 15 milioni di elettori, pari al 34,74% degli aventi diritto, hanno già espresso la loro preferenza tra il 29 e il 30 maggio. I seggi, aperti dalle 6:00 alle 20:00 ora locale, sono presidiati da oltre 28.500 agenti di polizia per garantire la sicurezza.

Il nuovo presidente, che entrerà in carica immediatamente per un mandato di cinque anni, dovrà affrontare sfide cruciali: ricostruire la stabilità politica, rilanciare l'economia colpita da tensioni internazionali, e gestire le delicate relazioni con Stati Uniti, Cina e Corea del Nord.

Il risultato delle elezioni sarà determinante per il futuro della democrazia sudcoreana e per il ripristino della fiducia nelle istituzioni, dopo mesi di turbolenze politiche e sociali.