Justin Timberlake infiamma Milano: show sold out tra revival, balli e hit intramontabili

Milano si prepara a vivere un evento imperdibile: il ritorno di Justin Timberlake, il re del pop, dopo 18 anni di attesa. Con il suo carisma e un repertorio che ha segnato generazioni, Timberlake promette di incantare il pubblico agli I-Days. Un concerto che celebra la musica e il revival di un'epoca indimenticabile.

justin timberlake

C'era grande attesa per il ritorno di Justin Timberlake in Italia, e il pubblico milanese non è rimasto deluso. Dopo diciotto anni dall’ultima esibizione nel nostro Paese, il cantante americano è salito sul palco degli I-Days all’ippodromo Snai San Siro per l’unica tappa italiana del suo tour europeo, accolto da oltre 30mila spettatori.

Timberlake, 44 anni, è apparso in gran forma fin dall’ingresso in scena. Completo gessato verde, occhiali da sole e sneakers, ha aperto il concerto con ‘Mirrors’, uno dei brani più iconici del suo repertorio. La voce è limpida, il falsetto ancora efficace, la presenza scenica carismatica come sempre. Con lui, sul palco, una formazione composta da 17 elementi tra musicisti e ballerini.

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Quant’è che mancavo dall’Italia? Troppo, ma siamo qui stasera. Ai nuovi arrivati benvenuti alla festa e a chi è con me da 30 anni grazie per l’affetto”, ha detto Timberlake rivolgendosi al pubblico, che ha risposto con entusiasmo. “Questo è il mio Paese preferito al mondo, sognavo tutto questo. Grazie per aver realizzato il sogno di un ragazzino del Tennessee.

La scaletta ha alternato brani da club a ballate romantiche, in un equilibrio perfettamente orchestrato. Subito dopo ‘Mirrors’, è arrivata ‘Cry Me a River’, seguita da ‘LoveStoned’ e ‘Like I Love You’, arricchita da un intermezzo dei N.E.R.D.. L’esecuzione live ha dato nuova energia ai suoi grandi successi degli anni Duemila, senza stravolgerne l’identità sonora.

Tra il pubblico, una platea trasversale: giovani, adulti e soprattutto tante fan storiche, cresciute con gli ’N Sync e oggi pronte a rivivere le emozioni di un tempo. Timberlake ha saputo coinvolgere tutti con naturalezza, arrivando persino a intonare ‘Tanti auguri a te’ per una fan che festeggiava il compleanno sotto al palco.

Durante lo show non sono mancati estratti dal nuovo album ‘Everything I Thought It Was’: ‘No Angels’, ‘Play’ e ‘Selfish’. Pur senza l’impatto delle hit storiche, i brani più recenti hanno trovato spazio in una narrazione musicale coerente, confermando l’evoluzione artistica del cantante.

Il gran finale è stato un crescendo di energia: ‘Rock Your Body’, ‘Can’t Stop The Feeling’, ‘What Goes Around… Comes Around’ in versione acustica, fino alla potente sequenza ‘Let the Groove Get In’, ‘SexyBack’ e ‘Until the End of Time’. Coreografie, luci spettacolari e un pubblico in delirio hanno chiuso lo spettacolo in grande stile.

Tra le sorprese, una mini-suite dedicata alle sue collaborazioni celebri: ‘Ayo Technology’, ‘Chop Me Up’, ‘Give It to Me’ e ‘4 Minutes’. Brani che hanno segnato la sua ascesa internazionale e che, ancora oggi, funzionano grazie a un’esecuzione live asciutta ma potente.

A Milano, Timberlake ha dimostrato di essere ancora un intrattenitore di razza, capace di mescolare nostalgia pop, tecnica e spettacolo. Un concerto che ha saputo coniugare emozione e performance, confermando il legame forte con il pubblico italiano.