Incontro Meloni-Macron, asse Roma-Parigi verso il disgelo tra sfide globali e timori per Trump
Il recente incontro tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron segna un'importante svolta nelle relazioni tra Italia e Francia. Di fronte alle sfide globali e ai timori per il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca, i due leader cercano un nuovo asse per affrontare questioni cruciali come la crisi ucraina. Un passo decisivo verso il disgelo tra Roma e Parigi.

Il possibile ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump e il conseguente rischio di un suo disimpegno su dossier cruciali come quello ucraino hanno accelerato il primo bilaterale ufficiale tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. A riferirlo sono fonti vicine al dossier, spiegando come le preoccupazioni comuni abbiano spinto i due leader a mettere da parte settimane di tensioni e incomprensioni tra Italia e Francia.
Negli ultimi mesi, i rapporti sull’asse Roma-Parigi erano apparsi compromessi da divergenze di vedute e frecciate incrociate, come dimostrato dallo scontro a Tirana sull’esclusione dal vertice dei leader della "coalizione dei volenterosi". Un episodio che, secondo le stesse fonti, avrebbe rappresentato "la goccia che ha fatto traboccare il vaso", aprendo però la strada a un riavvicinamento, culminato con un colloquio telefonico e la proposta di Macron di recarsi a Roma per “riunire gli europei” e “lavorare insieme”.
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La visita, prevista per martedì alle 18, seguita da una cena istituzionale, punta a ricostruire un clima di fiducia tra i due capi di Stato, archiviando i recenti attriti. Il vertice arriva in un momento strategico, alla vigilia di appuntamenti cruciali come il G7 di metà giugno, il summit Nato e quello del Consiglio europeo. Secondo le fonti, esiste una visione condivisa sulla necessità che i Paesi europei restino uniti per mantenere un dialogo stretto con Washington e scongiurare l'eventuale sganciamento americano dal dossier Ucraina.
“Italia e Francia sono due nazioni amiche e alleate, con posizioni convergenti su molti dossier”, ha ribadito Meloni durante la sua visita ad Astana, smorzando i toni delle polemiche recenti e sottolineando che anche le divergenze tra leader non compromettono le relazioni bilaterali. Dello stesso avviso anche l’Eliseo, che due giorni fa ha definito i due Paesi “partner reciprocamente importanti” con “numerosi interessi comuni, soprattutto in ambito economico”.
Tra i temi centrali del confronto, oltre alla situazione in Medio Oriente e alla conferenza di New York sulla soluzione dei due Stati promossa da Francia e Arabia Saudita, figurano diversi dossier bilaterali: migrazioni, competitività industriale, e questioni economiche che in passato hanno generato tensioni, come i casi Stmicroelectronics e Generali-Natixis.
L'incontro potrebbe anche definire se esistano le condizioni per convocare il prossimo vertice intergovernativo Italia-Francia, il primo dopo quello del febbraio 2020 a Napoli. A livello ministeriale, il Trattato del Quirinale firmato nel 2021 continua a funzionare, ma ora spetta a Parigi organizzare il prossimo incontro formale tra governi.