Sui social solo con verifica dell'età: in arrivo l'app obbligatoria dell'Unione europea

Presto l'accesso ai social media sarà riservato solo a chi supera la verifica dell'età, grazie a una nuova app obbligatoria dell'Unione Europea. Questa innovativa iniziativa mira a proteggere i minori online, anticipando il futuro portafoglio d'identità digitale previsto per il 2026. Scopri come cambierà il nostro modo di navigare nel mondo digitale!

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Presto potremmo dover scaricare un'app per la verifica dell'età prima di accedere ai social media. L'iniziativa arriva dall'Unione europea, che a luglio lancerà una nuova applicazione per rafforzare il rispetto delle regole a tutela dei minori sulle piattaforme digitali.

La nuova app fungerà da precursore del portafoglio d'identità digitale previsto per il 2026 e permetterà agli utenti di confermare la propria età senza dover condividere dati sensibili con i siti. Anche se l'Ue non imporrà un sistema unico di verifica, le piattaforme digitali saranno legalmente responsabili se offrono contenuti pericolosi o inappropriati ai minori.

"La protezione dei minori è una delle nostre priorità e intendiamo intervenire con maggiore determinazione", ha dichiarato Henna Virkkunen, commissaria europea per la Tecnologia, al Financial Times. Ha invitato le aziende tech ad adottare misure volontarie più incisive, evitando che ogni Paese adotti regole diverse che creerebbero confusione e frammentazione del mercato.

Virkkunen ha aggiunto che le piattaforme dovrebbero sviluppare interfacce con elevati standard di sicurezza, riservatezza e tutela per i più giovani. Oltre alla verifica dell'età, Bruxelles vuole rendere gli account dei minori privati per impostazione predefinita e contrastare i meccanismi che rendono i social altamente coinvolgenti e potenzialmente dannosi.

Meta e TikTok sono già sotto indagine per l'uso di design considerati assuefacenti, come il cosiddetto "effetto rabbit-hole", che induce gli utenti a trascorrere ore a scrollare contenuti senza sosta. In caso di mancata conformità, le piattaforme rischiano sanzioni.

"Molti social sono progettati per creare dipendenza digitale. I minori li usano per ore, compromettendo il loro benessere", ha sottolineato Virkkunen. La Commissione ha inoltre aperto un'indagine su quattro grandi siti pornografici — Pornhub, Stripchat, Xnxx e Xvideos — per verificare se i loro sistemi impediscono davvero l'accesso ai minori.

Alcuni Paesi europei stanno spingendo per fissare un'età minima comune per l'accesso ai social media. Ma secondo Virkkunen trovare un accordo unico è complicato, vista la diversità dei servizi e delle normative tra Stati membri. Ritiene più efficace chiedere alle piattaforme di valutare e mitigare i rischi legati al loro design.

Nonostante le tensioni tra Ue e Stati Uniti in tema di regolazione tecnologica, la protezione dei minori sembra un terreno comune. Durante una recente visita a Washington, Virkkunen ha discusso di sicurezza online con rappresentanti delle big tech americane e funzionari statunitensi. "Anche negli Usa la tutela dei minori è una priorità crescente", ha concluso.

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