Maturità 2025, prima prova di Italiano: tra D'Annunzio, Intelligenza artificiale e memoria storica, scatta il toto-tracce

Maturità 2025: la prima prova di Italiano si avvicina, dando il via al tradizionale toto-tracce. Tra suggestioni su D'Annunzio, il ruolo dell'intelligenza artificiale e la memoria storica, studenti e appassionati tentano di prevedere i temi del 19 giugno. Riuscirà finalmente D'Annunzio a diventare protagonista nella tanto attesa prova scritta?

maturità 2025

Si avvicina la prima prova scritta dell’esame di Maturità 2025 e come ogni anno prende vita il classico toto-tracce. Tra ipotesi, ricorrenze e attualità, gli studenti cercano di intuire quali saranno i temi proposti il prossimo 19 giugno. Uno dei nomi più chiacchierati resta Gabriele D’Annunzio, grande favorito da anni ma mai realmente protagonista, se non per una breve apparizione nella prova suppletiva del 2023. Nonostante le delusioni del passato, i maturandi continuano a scommettere su di lui con convinzione crescente.

Accanto al ‘vate’ abruzzese si fanno strada due nomi già affrontati nel 2024: Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti. Un ritorno ravvicinato appare improbabile, mentre salgono le quotazioni per autori assenti da anni come Italo Svevo, non proposto dal 2009. Il 23% degli studenti ipotizza una traccia a lui dedicata. Cresce anche l’interesse per Italo Calvino, forte del quarantesimo anniversario della sua scomparsa, scelto da 1 maturando su 6.

Tra i nomi in risalita figura anche Primo Levi, legato alla memoria della Shoah e all’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. La sua figura potrebbe ispirare una traccia sull’etica, la storia e il ricordo. Ma non sono solo gli autori letterari a suscitare attenzione. L’attualità gioca un ruolo centrale, con il dibattito sull’Intelligenza artificiale visto come uno dei temi più probabili dagli studenti intervistati da Skuola.net.

Un’altra possibile traccia riguarda il futuro della Chiesa, ipotizzata in relazione alla recente scomparsa di Papa Francesco. Anche se le tracce sono state selezionate in anticipo dal Ministro Valditara, la possibilità di una revisione esiste, specie ora che il plico è digitale. Esperienze precedenti come la morte di Giovanni Paolo II nel 2005, che non portò a una traccia dedicata, suggeriscono comunque prudenza.

Le restanti tre tracce della prova d’italiano spaziano su temi più ampi, come il futuro, la pace e la memoria storica. Il 2025 segna l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e i 75 anni della Dichiarazione Schuman, eventi che potrebbero facilmente offrire lo spunto per una riflessione sull’Europa e sull’unificazione del continente. Secondo Daniele Grassucci di Skuola.

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