Trump blocca gli studenti stranieri a Harvard: scontro senza precedenti tra politica e università

Donald Trump lancia un nuovo attacco contro Harvard, la più rinomata università americana, sospendendo la partecipazione dell’ateneo allo Student and Exchange Visitor Program. Questo provvedimento, comunicato dalla segretaria della Sicurezza Interna Kristi Noem, impedisce l’ammissione di studenti stranieri e mette a rischio il visto per quelli già iscritti.
Accuse di antisemitismo e legami con la Cina
Noem ha motivato la decisione sostenendo che Harvard avrebbe creato “un campus non sicuro”, permettendo manifestazioni di agitatori anti-americani, in gran parte stranieri. Ha inoltre accusato l’università di “alimentare violenza e antisemitismo in coordinamento con il partito comunista cinese”, lanciando un ultimatum: l’ateneo potrà riottenere l’autorizzazione ad accogliere studenti stranieri solo se entro 72 ore fornirà audio e video che dimostrino attività illegali di studenti internazionali negli ultimi cinque anni.
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Questa mossa si inserisce in un conflitto crescente tra l’ex presidente e l’istituzione accademica, già protagonista di un’azione legale contro l’amministrazione dopo il congelamento di due miliardi di finanziamenti federali. Harvard aveva rifiutato modifiche richieste dalla task force voluta da Trump per contrastare l’antisemitismo, rifiutando cambi a programmi, politiche di ammissione e assunzione.
La misura colpisce duramente l’università, che conta 6.800 studenti stranieri su un totale di 24.596. Il portavoce Jason Newton ha definito il provvedimento “illegale”, ribadendo l’impegno dell’ateneo ad accogliere studenti da oltre 140 Paesi, fondamentali per l’arricchimento culturale dell’università e dell’intero Paese.