Internazionali di Roma 2025: Alcaraz batte Sinner e conquista il titolo
Jannik Sinner sfuma il sogno di vincere gli Internazionali d'Italia 2025, sconfitto in finale da Carlos Alcaraz, che conquista il suo primo titolo sul cemento romano con un netto 7-6, 6-1. Alcaraz si impone come nuovo re di Roma, lasciando l'azzurro amareggiato ma ancora protagonista nel circuito.

Jannik Sinner si è arreso in finale agli Internazionali d’Italia 2025. Il tennista azzurro, domenica 18 maggio, ha perso contro Carlos Alcaraz in due set: 7-6(5), 6-1. Per lo spagnolo si tratta della prima vittoria sul rosso del Foro Italico, mentre il pubblico del Centrale dovrà ancora attendere per rivedere un italiano trionfare a Roma: l’ultimo resta Adriano Panatta, nel 1976.
Sinner-Alcaraz, una sfida da storia dello sport
Il duello tra Sinner e Alcaraz è stato l’evento clou del torneo. Due tennisti che incarnano filosofie opposte, ma ugualmente spettacolari. Da giorni si respirava un’atmosfera speciale, con il Centrale trasformato in un’arena infuocata pronta ad accogliere il proprio beniamino, reduce dal ritorno dopo tre mesi di stop. L’urlo che ha accolto Jannik all’ingresso in campo ha ricordato l’energia vista contro Navone.
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Il match parte in equilibrio: entrambi solidi, cauti, con Alcaraz che alterna colpi e cerca di spezzare il ritmo all’azzurro. Il primo set è una lotta punto a punto, senza reali occasioni fino al tie-break. Alcaraz parte forte, piazza due ace, e chiude con una volée che gli vale il 7-6.
Secondo set dominato da Alcaraz, sogno azzurro rinviato
Nel secondo parziale, Alcaraz sale di livello e spezza gli equilibri. Dopo un primo game combattuto, strappa il servizio a Sinner e prende il largo. Sul 4-0 cala il silenzio sul Centrale. Sinner prova una timida reazione, ma non basta. Lo spagnolo gioca in modo impeccabile, costringe Jannik agli errori e chiude il set 6-1. Dopo 49 anni, il sogno di un nuovo trionfo italiano a Roma si spegne ancora una volta sul più bello.
Per Sinner resta l’onore di aver scritto un altro capitolo della sua rivalità con Alcaraz, una sfida destinata a segnare una generazione. Il cammino del numero uno azzurro, però, è tutt’altro che finito.