Marco Masini ricorda Mia Martini: Trent'anni fa messa alla gogna, oggi possiamo parlarne

Mia Martini, scomparsa il 12 maggio 1995, è stata vittima di un’ingiustizia che ancora oggi pesa sulla storia della musica italiana. A trent’anni dalla sua morte, Marco Masini la ricorda con parole profonde, denunciando un sistema che l’ha emarginata per dicerie infondate: “Si diceva che portasse sfortuna, ed è stata messa alla gogna dal mondo discografico”.
Masini: “Oggi abbiamo gli strumenti per raccontarlo”
Masini, intervistato da Adnkronos, evidenzia come oggi ci sia più consapevolezza rispetto a quel passato taciuto: “Trent’anni fa era tutto insabbiato, ora è possibile parlarne. È un problema che riguarda tutti, non solo il mondo musicale. È una forma di bullismo che può colpire chiunque, anche a scuola o negli uffici”.
Leggi anche Marco Masini celebra 35 anni di carriera con il tour 'Ci vorrebbe ancora il mare'
Il cantautore toscano ha vissuto un’esperienza simile: anche lui è stato vittima di superstizioni e accuse infondate. Ma sottolinea l’importanza di affrontare questi momenti con equilibrio: “Bisogna restare tranquilli, fare il proprio lavoro e cercare dentro di sé le risposte, senza puntare il dito sugli altri”.
Il ricordo del sottosegretario Mazzi
Masini si dice d’accordo con le parole di Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, che ha definito Mia Martini “vittima di una delle più ipocrite forme di odio umano”. Un intervento che Masini ha apprezzato: “Gianmarco ha una sensibilità incredibile, ho condiviso con lui l’esperienza nella Nazionale Cantanti e so quanto tenga alla sfera emotiva degli artisti”.
Infine, Masini riflette sul senso delle difficoltà: “I momenti dolorosi ti rafforzano. Magari non te ne accorgi subito, ma col tempo capisci che anche la sofferenza può aiutarti a crescere. Credo si possa diventare artefici del proprio destino, guidando la propria barca con pazienza e lucidità”.