Papa Leone XIV: Disarmiamo le parole, la pace comincia da ognuno di noi

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Papa Leone XIV ha incontrato oggi i rappresentanti dei media internazionali in Aula Paolo VI, lanciando un forte appello per una comunicazione libera da pregiudizi e violenza verbale. Facendo suo l'invito di Papa Francesco in vista della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, il Pontefice ha dichiarato: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività”.

Comunicare con rispetto per costruire un mondo migliore

Nel suo discorso, Leone XIV ha ribadito l'importanza di una comunicazione capace di ascolto e di empatia, capace di dare voce ai più deboli: “Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma una comunicazione capace di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce”. Ha poi aggiunto: “Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”.

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Una comunicazione disarmata e disarmante – ha osservato – ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le ingiustizie e la povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con coraggio la strada di una comunicazione di pace”.

Appello per la libertà di stampa e i giornalisti incarcerati

Nel passaggio più toccante dell’incontro, Papa Leone XIV ha lanciato un appello per la liberazione dei giornalisti incarcerati: “Permettetemi di ribadire oggi la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato e raccontato la verità, e di chiederne la liberazione”.

La Chiesa riconosce in questi testimoni – penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita – il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati”, ha affermato. “Solo i popoli informati possono fare scelte libere”.

Ha poi concluso con un ringraziamento ai professionisti dell’informazione: “Grazie, cari amici, per il vostro servizio alla verità. Che Dio vi benedica! E arrivederci”.