Perché Papa Leone XIV potrebbe scegliere la Turchia per il suo primo viaggio apostolico

Sarà la Turchia la meta del primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV? Tra le ipotesi più significative figura la partecipazione alle celebrazioni per il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, che si tenne nel 325 d.C. e rappresenta uno dei momenti fondanti della Chiesa cristiana. La data indicata sull’agenda vaticana è il 24 maggio, giorno inizialmente previsto anche per papa Francesco, che avrebbe dovuto recarsi a Iznik – l’antica Nicea – insieme al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli.
Un evento storico con forte valenza teologica ed ecumenica
Il Concilio di Nicea fu convocato dall’imperatore Costantino per affrontare questioni dottrinali cruciali, tra cui la natura divina di Cristo. Da quel momento storico nacque il Credo niceno, base della fede cristiana, poi completato dal Concilio di Costantinopoli nel 381. In occasione di questo anniversario, in pieno Anno Giubilare dedicato a "Cristo nostra speranza", il nuovo Pontefice potrebbe voler confermare la centralità di quella professione di fede nella missione della Chiesa.
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Papa Francesco aveva più volte sottolineato come, in un’epoca segnata da guerre e incertezze, fosse fondamentale tornare all’essenziale: la fede in Gesù Cristo proclamata proprio a Nicea. Per questo, un eventuale viaggio di Leone XIV assumerebbe un valore simbolico anche come segno di continuità e impegno nel percorso di unità tra le Chiese cristiane.
Dialogo con l'Ortodossia e apertura interreligiosa
L’ecumenismo è un tema cardine del pontificato di Francesco, che ha promosso il dialogo con le confessioni ortodosse e protestanti. Un pellegrinaggio a Iznik da parte di Papa Leone XIV, a fianco del patriarca di Costantinopoli, potrebbe rilanciare questo percorso, rafforzando il legame con il Patriarcato Ecumenico e riaffermando il desiderio di unità nella fede cristiana.
La Turchia, Paese a maggioranza musulmana, rappresenta anche un banco di prova per il dialogo interreligioso. Una visita del nuovo Pontefice potrebbe segnare un gesto importante verso l’apertura e la riconciliazione, sia all’interno della cristianità che nei rapporti con l’Islam, consolidando così la linea di fratellanza tracciata da papa Bergoglio.