Meloni oggi in Senato per il premier time: dazi, bollette, migranti e riforme

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La scena politica italiana si concentra su Palazzo Madama, dove Giorgia Meloni interviene alle 13:30 per il premier time, rinviato a seguito della scomparsa del Pontefice. La premier sarà chiamata a rispondere a interrogazioni su temi chiave: dai dazi Usa congelati, oggetto del recente incontro con Trump alla Casa Bianca, fino ai rapporti transatlantici e alla proposta di un vertice Usa-Ue.

Le opposizioni chiedono chiarezza anche sulle bollette e sull'incremento degli acquisti di Gnl dagli Stati Uniti. L'ultimo decreto contro il caro energia risale a febbraio, con uno stanziamento di 3 miliardi di euro, divisi tra famiglie e imprese. Meloni ha annunciato l'intenzione di utilizzare altri 3,5 miliardi dal Fondo sociale per il clima, in base all’andamento dei prezzi. Sul tema interviene il Partito Democratico, mentre i 5 Stelle sollevano il nodo del caro vita.

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Tra gli argomenti anche lavoro e economia, su cui Meloni potrebbe rivendicare gli oltre un milione di nuovi occupati in due anni e mezzo e i dati record sull’occupazione femminile. Previsto anche un passaggio sulla sicurezza, alla vigilia dell'incontro tra governo e sindacati, con focus su risorse, controlli e prevenzione.

Non mancheranno le migrazioni, su cui Fratelli d’Italia interrogherà la premier circa le misure contro l’immigrazione clandestina. Azione si concentrerà sulle spese militari, con riferimento all’obiettivo del 2% del Pil entro il 2025. Meloni ribadisce il no all’invio di truppe in Ucraina al di fuori di missioni Onu e auspica una maggiore integrazione europea nella difesa.

Sul fronte delle riforme, Italia Viva chiederà conto dell’avanzamento del premierato, che per Meloni resta centrale assieme a giustizia, autonomia e riforma fiscale.

In ambito europeo, la presidente del Consiglio si è congratulata con Friedrich Merz, eletto Cancelliere tedesco, auspicando una stretta cooperazione tra Italia e Germania per affrontare sfide comuni come automotive, partenariati con l’Africa e immigrazione irregolare. Fonti di governo riferiscono che Meloni ha espresso le sue congratulazioni anche a George Simion, leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, per la vittoria al primo turno delle presidenziali in Romania.