Fisco: il governo intensifica la lotta all'evasione e prepara il taglio delle tasse

Il governo italiano ha ribadito il suo impegno nella lotta all'evasione fiscale e nella riduzione della pressione fiscale sui contribuenti onesti. Il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha sottolineato l'importanza di affrontare il tax gap, stimato tra 80 e 100 miliardi di euro, e di ridurre la pressione fiscale attraverso misure come la riduzione delle aliquote e il taglio del cuneo fiscale.
La strategia governativa si basa su tre pilastri:
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Contrasto all'evasione fiscale: Implementazione di strumenti come il concordato preventivo biennale e la cooperative compliance, che hanno portato a una diminuzione del 19% dei contenziosi tributari nei primi due mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024.
Riduzione della pressione fiscale: Riduzione delle aliquote fiscali da quattro a tre e introduzione di un taglio del cuneo fiscale per alleggerire il carico sui contribuenti.
Semplificazione e certezza del diritto: Creazione di un ambiente normativo chiaro e stabile per contrastare fenomeni illeciti e attrarre capitali esteri.
Entro la fine di marzo, si attende l'esito della verifica tecnica sullo stock dei crediti fiscali non riscossi, che ammontano a 1.275 miliardi di euro. Questa analisi permetterà di valutare quali debiti possono essere abbandonati, gestiti diversamente o eventualmente oggetto di una rottamazione. Dalle risorse recuperate si valuterà la possibilità di procedere a un taglio dell'Irpef per i redditi fino a 50-60 mila euro.
Attualmente, il governo dispone di 1,6 miliardi di euro derivanti dal concordato preventivo biennale concluso a dicembre scorso, a cui si aggiungeranno gli incassi del ravvedimento speciale in scadenza il 31 marzo prossimo.