Forza Italia propone il ripristino dell'immunità parlamentare: scontro aperto con opposizioni e alleati

Forza Italia propone di ripristinare l'immunità parlamentare, suscitando un acceso dibattito politico. Attualmente, l'articolo 68 della Costituzione stabilisce che i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Tuttavia, per procedere a perquisizioni, arresti o intercettazioni nei confronti dei parlamentari, è necessaria l'autorizzazione della Camera di appartenenza.
Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia alla Camera, sostiene che, data la percezione di una parte politicizzata della magistratura, sia opportuno ripristinare le garanzie previste fino al 1993. Pierantonio Zanettin, omologo al Senato, concorda, ritenendo che l'eliminazione dell'immunità sia stato un errore politico. Il segretario del partito e vicepremier, Antonio Tajani, pur affermando che la questione non è stata ancora discussa internamente, si dichiara personalmente non contrario all'idea.
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All'interno della maggioranza, emergono posizioni divergenti. Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato e membro di Fratelli d'Italia, si oppone fermamente, affermando che la normativa vigente garantisce già adeguate tutele ai parlamentari e che, in caso di reati comuni, essi debbano rispondere come qualsiasi altro cittadino.
Le opposizioni criticano duramente la proposta. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, accusa il governo di essere in "delirio di onnipotenza" e invita a una pronta retromarcia. Walter Verini, senatore del Partito Democratico, ritiene la proposta irricevibile e la interpreta come un ulteriore capitolo della guerra tra politica e magistratura. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, giudica inaccettabile discutere di immunità parlamentare in un momento in cui il Paese affronta problemi più urgenti.
Nel frattempo, la Fondazione Luigi Einaudi annuncia l'intenzione di proporre un disegno di legge per riformare l'attuale articolo 68 della Costituzione, sottolineando l'importanza dell'immunità parlamentare per la qualità della democrazia italiana. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, accoglie positivamente l'iniziativa, ritenendo che meriti un approfondimento senza connotazioni di partito.
Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa al Senato, sostiene che la modifica del 1993 all'articolo 68 rappresentò una sottomissione della politica e che sia necessario rafforzare gli argini democratici per evitare future interferenze giudiziarie.