Siria: crollo del regime di Assad, i ribelli jihadisti conquistano Damasco

I ribelli jihadisti guidati da Abu Mohammad al-Jawlani hanno preso il controllo di Damasco, segnando la fine del regime di Bashar al Assad. Al-Jawlani, leader del gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ha celebrato la "vittoria islamica" entrando nella moschea degli Omayyadi e dichiarando che la Siria è stata "purificata". La folla lo ha accolto con cori e applausi, mentre gli Stati Uniti effettuavano raid contro basi dell'Isis per contrastare la possibilità di un nuovo consolidamento del gruppo terroristico.
Secondo fonti vicine al Cremlino, Bashar al Assad è fuggito a Mosca con la sua famiglia, ottenendo asilo politico da Vladimir Putin. La Russia ha sottolineato l'importanza di una soluzione politica sotto l'egida delle Nazioni Unite, mantenendo contatti con i leader dell'opposizione armata per garantire la sicurezza delle basi russe in Siria.
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Il presidente americano Joe Biden ha definito il crollo del regime di Assad "un atto di giustizia per le vittime" e ha promesso il supporto degli Stati Uniti per stabilire una transizione politica verso una Siria indipendente e sovrana. Ha ribadito l'impegno di Washington contro l'Isis, avvertendo che alcuni gruppi ribelli hanno un passato controverso di terrorismo e violazioni dei diritti umani.
Il premier siriano Mohammed Ghazi al-Jalali, per il momento ancora in carica, ha dichiarato la disponibilità del suo governo a garantire una transizione pacifica. Ha assicurato la continuità delle istituzioni e l’impegno a collaborare con l’opposizione per evitare danni ai cittadini.