Siria: ribelli conquistano metà di Aleppo, raid russi e migliaia di civili in fuga

siria ribelli

I ribelli siriani, guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham, hanno preso il controllo di oltre la metà della città di Aleppo, capoluogo dell'omonima provincia nel nord della Siria. Le forze armate siriane confermano l'avanzata e il ministero della Difesa segnala "battaglie feroci" in corso, con decine di soldati fedeli a Bashar al-Assad uccisi. I combattimenti hanno costretto le forze governative a ridistribuire le truppe per rafforzare le linee difensive e organizzare un possibile contrattacco.

Durante l'offensiva, i ribelli hanno conquistato punti strategici, tra cui la Grande Moschea e la cittadella storica di Aleppo. Secondo fonti locali, i militanti sono riusciti a penetrare fino a piazza Saadalá al-Jabri, centro nevralgico della città. L'Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che i ribelli sono sostenuti da "centinaia di combattenti stranieri", aumentando la pressione sulle difese governative.

Leggi anche Trump annuncia attacchi su larga scala contro ISIL in Siria

Un attacco aereo condotto dalla Russia ha colpito un quartier generale militare alla periferia di Aleppo, in una zona rurale a nord della città. Il raid, effettuato da un caccia russo con tre missili, ha causato la morte di almeno quattro persone e distrutto la base militare, appartenente a una forza affiliata all’Esercito nazionale siriano sostenuto dalla Turchia. Sono stati anche distrutti diversi veicoli militari.

L'intensificarsi degli scontri ha costretto migliaia di civili a fuggire dalle aree colpite, mentre sulla città è stato imposto il coprifuoco. Le autorità siriane stanno tentando di contenere l'avanzata ribelle, ma la situazione resta critica in attesa dell'arrivo di rinforzi.