Processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin: requisitoria del PM evidenzia controllo e manipolazione da parte di Filippo Turetta

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Il 25 novembre 2024, durante la terza udienza del processo a Venezia per l'omicidio di Giulia Cecchettin, il pubblico ministero Andrea Petroni ha presentato la sua requisitoria, sottolineando come l'omicidio sia stato l'ultimo atto del controllo e della manipolazione esercitati dall'ex fidanzato Filippo Turetta sulla vittima.

Petroni ha affermato che Turetta non ha mai avuto intenzione di suicidarsi, utilizzando questa minaccia come strumento di ricatto per mantenere il controllo su Giulia. Il PM ha evidenziato la premeditazione dell'omicidio, sostenendo che Turetta aveva pianificato l'aggressione, come dimostrato dalle sue azioni precedenti al delitto.

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La famiglia Cecchettin, rappresentata in aula dallo zio e dalla nonna Carla Gatto, ha assistito all'udienza, mentre il padre Gino Cecchettin era assente per impegni con la fondazione a lui intitolata. La sentenza è attesa per il 3 dicembre 2024.