Putin dona animali esotici a Kim Jong-Un per lo zoo di Pyongyang
Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente donato al leader nordcoreano Kim Jong-Un oltre 70 animali destinati allo zoo centrale di Pyongyang. Tra gli esemplari trasferiti dallo zoo di Mosca figurano un leone africano, due orsi bruni, due yak domestici, cinque cacatua bianchi, 25 fagiani di varie specie e 40 anatre mandarine. Il ministro delle risorse naturali russo, Alexander Kozlov, ha supervisionato personalmente la consegna, definendo gli animali un "regalo di Vladimir Putin" al popolo nordcoreano.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto di rafforzamento delle relazioni tra Russia e Corea del Nord. In precedenza, Putin aveva donato 24 cavalli di razza a Kim Jong-Un, il quale aveva ricambiato offrendo al presidente russo due cani Pungsan, una razza originaria dell'altopiano di Kaema in Corea del Nord.
La consegna degli animali è avvenuta tramite un aereo cargo, con gli esemplari trasportati in casse di legno e accompagnati da veterinari dello zoo di Mosca. Immagini ufficiali mostrano la giovane leonessa nella sua nuova gabbia di vetro e cemento presso lo zoo di Pyongyang.
Questi scambi simbolici evidenziano la crescente cooperazione tra i due Paesi, che hanno recentemente firmato un trattato di difesa reciproca. Tuttavia, la donazione di animali allo zoo di Pyongyang ha sollevato preoccupazioni tra gli attivisti per i diritti degli animali, a causa delle condizioni in cui gli animali sono tenuti nella struttura. In passato, lo zoo è stato criticato per il trattamento degli animali, con segnalazioni di esemplari costretti a combattere tra loro e confinati in spazi angusti.
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