Dimissioni dell'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby a seguito di accuse di cattiva gestione di casi di abusi

L'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha annunciato le sue dimissioni in risposta alle critiche sulla gestione di casi di abusi sessuali all'interno della Chiesa d'Inghilterra. La decisione segue la pubblicazione di un rapporto indipendente che evidenzia gravi mancanze nel trattamento delle accuse rivolte a John Smyth, avvocato britannico accusato di aver abusato di oltre 100 ragazzi e giovani uomini negli anni '70 e '80.
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John Smyth, figura di spicco dell'organizzazione cristiana Iwerne Trust, è stato accusato di aver sottoposto le sue vittime a gravi abusi fisici, sessuali, psicologici e spirituali. Secondo il rapporto, Smyth invitava i ragazzi nella sua residenza vicino a Winchester, dove li frustava con una canna da giardino nel suo capanno. Si stima che otto ragazzi abbiano ricevuto un totale di 14.000 frustate, mentre altri due ne abbiano subite complessivamente 8.000 nell'arco di tre anni.
Nonostante l'Iwerne Trust avesse condotto un'indagine interna nel 1982, le accuse non furono segnalate alle autorità competenti fino al 2013, oltre tre decenni dopo i fatti. Questa omissione ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sulla responsabilità della Chiesa d'Inghilterra nella gestione di tali casi.
In una dichiarazione, Justin Welby ha affermato: "È molto chiaro che devo assumermi la responsabilità personale e istituzionale per il lungo e traumatico periodo compreso tra il 2013 e il 2024". Le sue dimissioni riflettono la crescente pressione pubblica e interna affinché la Chiesa affronti con maggiore rigore e trasparenza le accuse di abusi al suo interno.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di riforme strutturali all'interno della Chiesa d'Inghilterra per garantire la protezione dei minori e la gestione appropriata delle accuse di abuso. Le dimissioni di Welby segnano un momento cruciale nella storia recente della Chiesa, evidenziando l'urgenza di affrontare le problematiche legate agli abusi e di ristabilire la fiducia dei fedeli.