Manovra 2025: calendario e misure principali

Le audizioni sulla manovra finanziaria 2025 partiranno lunedì 4 novembre presso la Commissione Bilancio della Camera. Dalle 9, saranno ascoltate le associazioni Legambiente, WWF, Ecco e Sbilanciamoci. Seguiranno, alle 18:10, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal, chiudendo la giornata con l’audizione di Confindustria intorno alle 19:10. Il 5 novembre inizierà alle 8:30 con l’Inps, proseguendo con Istat, Corte dei Conti, Banca d’Italia e Upb. Il 6 novembre dalle 14:30 si terranno le audizioni di Ania, Mediocredito Centrale e Crui. Il ciclo terminerà il 7 novembre alle 14 con l’intervento del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
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Tra le misure più discusse della manovra, emerge l’incremento delle pensioni minime che saliranno del 2,2% nel 2025, passando da 614,77 a 617,9 euro mensili. Il provvedimento riguarda solo pensioni al di sotto di un certo reddito, e rappresenta una misura critica vista la scarsa crescita rispetto all’inflazione. Sul fronte fiscale, è stato introdotto un bonus fino a 20 mila euro per rafforzare le buste paga, con un calo progressivo per redditi fino a 40 mila euro. Viene anche mantenuta Quota 103, oltre a Opzione Donna e Ape Sociale. Una novità rilevante è la riduzione delle detrazioni per chi ha redditi superiori a 75 mila euro e la revisione dei bonus edilizi, mentre per la sanità il governo prevede uno stanziamento di 1,3 miliardi di euro nel 2025, che aumenterà progressivamente negli anni successivi.
Infine, i sindacati Cgil e Uil hanno annunciato uno sciopero generale di 8 ore per il 29 novembre, protestando contro una manovra giudicata insufficiente per affrontare la crisi del potere d’acquisto e le carenze di risorse in sanità, istruzione e servizi pubblici.