Ragazzino di 16 anni uccide i genitori e la sorella dopo il sequestro del cellulare a San Paolo

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Un tragico evento ha scosso San Paolo, Brasile, dove un ragazzino di 16 anni ha confessato di aver ucciso i suoi genitori adottivi e la sorella adottiva, sua coetanea. Il giovane ha compiuto il gesto estremo dopo che gli erano stati sequestrati il cellulare e il computer come punizione.

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Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il ragazzo aveva un pessimo rapporto con i genitori adottivi, che lo avrebbero spesso chiamato "nullafacente" e gli avrebbero impedito di portare i dispositivi elettronici a scuola. Dopo aver commesso i delitti, il sedicenne ha continuato la sua giornata come se nulla fosse accaduto, pranzando e andando in palestra.

I corpi del padre, Isac Tavares Dos Santos, 57 anni, della madre, Solange Aparecida Gomes, 50 anni, e della sorella Leticia Gomes Santos, 16 anni, sono stati trovati in stato di decomposizione nella loro abitazione nel quartiere di Vila Jaguara. A chiamare la polizia è stato lo stesso ragazzo, qualche giorno dopo l'accaduto, utilizzando la pistola del padre, una guardia municipale.

L'adolescente ha ricostruito gli eventi con freddezza, senza mostrare alcun segno di pentimento.