La risoluzione del tragico destino di Anna Malmusi, 88 anni, e del suo figlio più giovane, Emore Capucci, 66 anni, avverrà attraverso l'indagine autoptica. I corpi senza vita sono stati scoperti nella loro casa a Vignola, scatenando una serie di ipotesi e speculazioni. Secondo le prime supposizioni, sembra che la donna sia stata soffocata, mentre il figlio sarebbe stato colpito a coltellate dal fratello maggiore, Uber, attualmente ricoverato in ospedale dopo un tentato suicidio.
Il dramma si è consumato nella notte scorsa a Vignola, una località in cui la famiglia Capucci è ben nota. I vicini, allertati dalle urla angoscianti provenienti dalla casa, hanno immediatamente avvisato le forze dell'ordine. Una volta entrati nell'abitazione, la scena che si è presentata era agghiacciante: il cadavere della donna giaceva in camera da letto accanto al corpo del figlio.
Da una prima ispezione dei corpi, non sembrerebbero esserci segni evidenti di ferite da arma bianca sul corpo dell'anziana. Gli investigatori ipotizzano che la donna sia stata soffocata mentre era a letto, mentre Emore sarebbe stato attaccato con un coltello. Tuttavia, al momento, nessuna certezza esiste sul fatto che Uber sia il responsabile delle morti, anche se questa è l'ipotesi più accreditata dagli inquirenti. Risposte definitive dovrebbero emergere dall'autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore.
La dinamica degli eventi, secondo una ricostruzione preliminare, vede Uber recarsi a casa della madre malata e del fratello intorno all'ora di pranzo. I litigi sono scoppiati immediatamente, culminando in urla strazianti che hanno attirato l'attenzione dei vicini. I pompieri hanno trovato la porta chiusa dall'interno e, una volta entrati, hanno scoperto la tragica scena.
Emergono dettagli sullo stato psicologico di Emore, affetto da disturbi mentali, e sul coinvolgimento di Uber in un centro specializzato. La tranquillità familiare era già minata dalla condizione clinica critica della madre, immobilizzata a letto a seguito di un intervento chirurgico e afflitta da Alzheimer.
L'avvocato di Uber, Maria I. Larossa, ha dichiarato: "In questa fase, non possiamo escludere alcun scenario. Il mio assistito è ancora in ospedale, in terapia intensiva. Spero che presto possa raccontare la sua versione dei fatti. Gli scenari sono ancora tutti aperti."
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