Indagato 23enne a Pavia per lesioni personali su figlia di 6 mesi: dettagli e sviluppi
La Procura di Pavia ha recentemente aperto un'indagine su un giovane di 23 anni residente a Pavia, accusato di lesioni personali su sua figlia di appena 6 mesi. L'accusa sostiene che durante un violento litigio con sua moglie, l'uomo avrebbe involontariamente causato danni alla bambina. La madre della piccola è stata la prima a denunciare l'incidente, portando la figlia al Policlinico San Matteo di Pavia per un trauma alla testa.
L'Allontanamento e l'Indagine

Dopo aver ascoltato la testimonianza della madre, le autorità hanno immediatamente rimosso il giovane dal nucleo familiare e lo hanno indagato per lesioni personali aggravate dal legame di parentela con la vittima. L'uomo ha negato di aver agito intenzionalmente, sostenendo che si trattasse di un "incidente". Il giudice Luigi Riganti ha confermato il divieto di avvicinamento alla moglie e alla figlia.
La Dinamica dell'Incidente
Secondo la versione fornita dalla madre, il litigio tra lei e il 23enne era scaturito in seguito a una serie di presunti maltrattamenti subiti dalla donna nel corso degli anni. Durante il conflitto, l'uomo avrebbe tentato di colpire il televisore, ma nel tentativo avrebbe fatto cadere la piccola a terra, causandole il trauma alla testa.
La Corsa in Ospedale
La madre della bambina ha immediatamente raccolto la figlia e si è diretta al pronto soccorso del San Matteo. Il 23enne è arrivato successivamente, ma a causa delle procedure di emergenza attivate in seguito al "Codice rosso", non gli è stato permesso di avvicinarsi né alla moglie né alla figlia.
L'Inchiesta in Corso
Il 23enne di origine italo-tunisina è attualmente ospitato da alcuni parenti, mentre le autorità conducono l'inchiesta per lesioni gravi e maltrattamenti. L'uomo continua a sostenere la tesi dell'incidente, affermando che la figlia gli sarebbe caduta dalle braccia durante il litigio. Le condizioni della piccola non sembrano gravi, ma i medici hanno deciso di tenerla sotto osservazione e sottoporla a ulteriori esami.
In attesa dell'esito dell'indagine, la bambina rimarrà con la madre in una struttura protetta dopo essere stata dimessa dall'ospedale. Restiamo in attesa degli sviluppi di questa delicata vicenda giudiziaria.