di Zazoom di mercoledì 29 giugno 2022

Post Covid-19 : dopo la guarigione rischio depressione

post covid
L'esito negativo del tampone molecolare segna nella maggior parte dei casi la fine della malattia e permette alle persone, reduci da Covid, di riprendere la loro routine di vita, ma questo passaggio non è sempre così automatico. Infatti, sempre più pazienti soffrono di effetti a lungo termine anche dopo essersi ripresi dall'infezione. 

I pazienti con Covid-19, anche dopo la guarigione, presentano sintomi significativamente più depressivi rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporoparietale, quindi una sostanziale fragilità rispetto ai soggetti sani. E' quanto emerge dallo studio 'Altered brain regional homogeneity is associate with depressin sintomi in Covid-19' pubblicato sulla rivista scientifica 'Journal of Affective Disorders' condotto da un team di ricercatori coordinati dal professor Fabio Sambataro, del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova. Oltre alle note manifestazioni sistemiche, il Covid-19 può causare anche sintomi neuropsichiatrici come depressione, ansia, affaticamento mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress

Questi sintomi sono molto probabilmente associati agli effetti neuronali del virus o ai trattamenti in corso, ma possono anche derivare da fattori psicosociali associati all'infezione da virus, come la paura di ammalarsi o di infettare gli altri, i cambiamenti nello stile di vita e l'isolamento sociale . 

“Considerata la portata globale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti – afferma il prof Sambataro -. Grazie alla collaborazione con i dipartimenti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell'Azienda Ospedaliera/Università di Padova, abbiamo esaminato 79 soggetti guariti da Covid-19 e 17 soggetti sani senza una storia di infezione da Sars-Cov2 e patologie neuropsichiatriche. partecipanti allo studio hanno eseguito una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid-19 è stata eseguita dopo la negativizzazione del tampone molecolare, e completata una valutazione neuropsicologica”. "In particolare - spiega - abbiamo deciso di indagare la connettività funzionale locale del cervello a riposo attraverso lo studio dell'omogeneità regionale, una tecnica che ci permette di valutare quanto sia la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale".

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