Ha raccontato la sua storia in un libro, "A metà", disponibile da oggi su Apple Books, di Carlotta Rossi Spencer. Ha due figlie, suo marito Carlo lavora in Italia, sua madre si chiamava Giovanna Michelina Rossi. In un'intervista al Corriere della Sera racconta che suo padre le provvide il mantenimento fino al diploma, le pagava la scuola in America e le vacanze.
Sua madre riceveva mille euro al mese di sostegno fino alla morte dell'attore. Nel primo ricordo che ha di lui, ha tre anni e mezzo, l'uomo che non ha mai saputo chiamare papà, ma sempre e solo "Lallo", per lui era "Lallina". Un personaggio pubblico, amato in tutto il mondo soprattutto dai bambini: Bud Spencer, in arte Carlo Pedersoli.
Il riconoscimento della paternità «Non c'è motivo per cui ora ho deciso di rivolgere le mie richieste alla Corte e di raccontare in un libro il grande amore che ha legato mia madre a mio padre - dice - Oggi sono pronta, non prima. E mi sento libera dalla promessa che ho fatto a mia madre, morta il 9 novembre 2015, che non avrei mai detto a nessuno chi fosse mio padre. Quando mia madre è morta, ho telefonato a Giuseppe Pedersoli, il suo primogenito, di cui ho il cellulare perché lavoriamo nello stesso ambiente. La telefonata è durata 30 secondi, il minimo indispensabile. Gli ho detto chi ero e che dovevo avvisare Carlo. Non l'ho più sentito".