Via libera anche alla "prospettiva europea" per la Georgia, ma l'Ue è pronta a garantirle lo status di paese candidato una volta attuate le necessarie riforme. I capi di Stato e di governo non sono riusciti a superare l'ostacolo sulla candidatura di Albania e Macedonia del Nord, a causa dei veti incrociati. La questione è complessa: i due Paesi balcanici, dopo anni di riforme, non riescono ad ottenere l'apertura dei negoziati di adesione a causa del blocco della Bulgaria, che sbarra la strada a Skopje per motivi di identità.
La notizia, che aveva fatto tremare Kiev, è stata accolta con gioia dal leader ucraino. Il presidente Volodymyr Zelensky, collegato in diretta alla sala del Consiglio europeo di Bruxelles dopo il voto positivo per lo status di candidato, ha definito l'odierna "un momento unico e storico" e ha ringraziato i leader europei per il loro sostegno. "Il futuro dell'Ucraina risiede all'interno dell'UE", ha aggiunto.
Non nascondono l'entusiasmo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che tramite twitter si sono congratulati con Volodymyr Zelensky e Maia Sandu per questo ingresso storico. "Oggi è un buon giorno per l'Europa. Congratulazioni al presidente Volodymyr Zelensky, al presidente Maia Sandu e al primo ministro Irakli Garibashvili. I vostri paesi fanno parte della nostra famiglia europea. E la storica decisione odierna dei leader lo conferma", ha affermato.
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