di Alessia Mogevero di giovedì 9 giugno 2022

Come scegliere un buon studio medico

come scegliere

Il nostro stato di salute e il nostro benessere è la conseguenza di scelte che compiamo giorno dopo giorno. L’alimentazione e l’attività fisica sono i primi strumenti a nostra disposizione, strumenti che svolgono inoltre un ruolo di prevenzione insostituibile. 

Il terzo strumento di cui dobbiamo dotarci è un buon centro medico, composto da professionisti di fiducia. In un centro medico è possibile svolgere attività diagnostiche, prime visite e visite strumentali. Non è dunque possibile parlare pienamente di prevenzione e di cura se non abbiamo un centro medico al nostro fianco. Vediamo allora in cosa consiste e che attività possono essere svolte. 

  1. Cosa si intende per studio medico?

Lo studio medico, tanto a Milano come a Palermo, è per definizione il luogo in cui un medico professionista, che deve essere abilitato e iscritto all’albo, ha la possibilità di esercitare la professione medica

Il tratto distintivo di uno studio medico è specifico. È innanzitutto il luogo in cui un soggetto, potenzialmente malato o meno, può recarsi per attività diagnostiche ed eventualmente terapeutiche. Ma soprattutto uno studio medico è il luogo in cui il medico professionista fa prevalere il suo apporto professionale. 

L’apporto professionale del medico si svolge principalmente per mezzo della sua attività intellettuale. Fulcro di uno studio medico sono le competenze, l’esperienza e il lavoro del professionista rispetto all’uso di possibili attrezzature medicali.

  1. Cosa serve per studio medico?

Stando al Testo Unico delle Leggi Sanitarie, nei casi in cui prevale l’attività intellettuale del medico professionista, che comunque sia abilitato e iscritto all’albo, non è necessario nessun tipo di autorizzazione. L’iscrizione all’albo e i titoli conseguiti rappresentano una garanzia. 

Nei casi in cui in uno studio medico vengono svolte delle prestazioni di una certa complessità, o che determinano un potenziale rischio per il paziente, l’autorizzazione si rende necessaria. La normativa in merito non è nazionale, ogni regione infatti ha i propri requisiti, e degli standard di riferimento, soddisfacendo i quali uno studio medico può essere aperto.

  1. Che differenza c’è tra ambulatorio e poliambulatorio?

Quando si parla di studio medico, almeno nella percezione comune, si rischia tuttavia di incorrere in fraintendimenti e imprecisioni. Conviene allora specificare alcuni termini che ci risulteranno utili nella scelta di un buon studio medico, un ambulatorio o eventualmente un poliambulatorio. 

La prima importante differenza risiede nell’autorizzazione che, se per uno studio medico non è richiesta, per un ambulatorio è necessaria, e deve essere rilasciata dal sindaco del comune in cui sarà aperto l’ambulatorio. 

L’autorizzazione è necessaria perché l’ambulatorio permette di svolgere diagnosi e terapie che potrebbero comportare rischi per il paziente. Attività, ricordiamo bene, che non richiedono ospedalizzazione. Purché non si verifichi il ricovero in un reparto, in un poliambulatorio può essere svolta chirurgia ambulatoriale. 

Un poliambulatorio, è una realtà più complessa, in cui medici professionisti e specializzati possono svolgere in sinergia le proprie attività. E gli specializzati che esercitano la propria professione in un poliambulatorio possono appartenere a diverse branche mediche. 

In un poliambulatorio è possibile rivolgersi a un fisiatra, a un medico generico o un medico funzionale, si possono avere visite ostetriche, pediatriche. Solo per indicare alcune tra le tante specializzazioni. 

  1. Come deve essere un ambulatorio medico?

Un ambulatorio medico deve soddisfare alcuni requisiti di legge. Come primo aspetto viene richiesta l’assenza di barriere architettoniche. Gli ambienti in cui si svolgono l’attesa dei pazienti, la loro accettazione e l’attività di tipo amministrativo non devono essere inferiori ai 16 mq. 

I luoghi in cui vengono svolte le prestazioni deve poi avere una superficie non inferiore ai 12mq, con un’area separata affinché il paziente abbia la propria privacy. Devono inoltre essere previsti degli spazi per depositare i materiali d’uso, i materiali puliti e quelli sporchi, insieme alla strumentazione necessaria a svolgere le specifiche attività mediche. 

Devono essere presenti, quindi, adeguati bagni per i pazienti e il personale medico. Bagni, specifichiamo, adatti a persone che presentino disabilità. 

  1. Quindi come scegliere, concretamente, un buon studio medico?

Conoscendo i medici che compongono lo studio medico. Attraverso i titoli di studio esposti sulle pareti, ma soprattutto sul sito dello studio medico, dove è bene che i curriculum dei medici associati siano visibili e consultabili insieme ad una loro biografia professionale. Un altro criterio di scelta è dato dalle recensioni lasciate dai pazienti

Un terzo criterio è dato dalla ricerca di informazioni sul centro medico cui ci si vuole rivolgere. Sia il classico passaparola, che ha ancora una valida utilità, sia le ricerche online sono utili in questo senso. Avere informazioni di prima mano e non filtrate, per così dire, rappresenta un valido supporto per raffinare la scelta. 

  1. Quando e perché rivolgersi ad uno studio medico?

E per essere più precisi: quando rivolgersi ad uno studio medico specialistico, ad un ambulatorio o un poliambulatorio? Certamente, ci si può rivolgere ad una simile realtà quando sono necessarie attività di prevenzione e di diagnosi, fino alla cura

In uno studio medico specialistico il paziente può incontrare un professionista specializzato, con un curriculum di studio, esperienze e competenze più raffinate in una data branca medica. La figura di uno specialista, anche in un contesto di ambulatorio o poliambulatorio, si rivelerà ad ogni occasione in cui sarà necessario un approfondimento nella diagnosi e nei possibili interventi.

  1. Mettere il paziente al centro

Scegliere un buon studio medico vuol dire scegliere dei professionisti che mettono al centro del loro lavoro i bisogni, il benessere il buono stato di salute del proprio paziente

Mettere il paziente al centro del proprio impegno professionale implica che un centro medico di valore sia dotato di servizi quali laboratori per le analisi, un servizio di guardia medica e di medicina d’urgenza, che permetta al paziente di sentirsi seguito in ogni necessità.

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