Un terzo della città di Severodonetsk è stato liberato ed è già sotto il nostro controllo", afferma il capo dell' auto proclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik. Pasechnik spiega che combattimenti sono attualmente in corso nell'area urbana e l'avanzata delle forze russe e filo russe procede più lentamente del previsto. "Ma preferiamo soprattutto preservare le infrastrutture della città", afferma. "Il nostro obiettivo principale in questo momento è liberare Severodonetsk e Lisichansk", aggiunge.
I capi di Stato e di Governo della Ue hanno raggiunto l'accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. L'embargo al greggio ha ottenuto il via libera ma con importanti deroghe: il divieto d'importazione riguarderà solo il greggio russo che arriva via mare. Resta fuori dal bando l'oleodotto Druzhba, che rifornisce l'Ungheria ma anche Germania e Polonia. Così come ha ottenuto una deroga di 18 mesi la Repubblica Ceca. Per tutti gli altri il divieto sarà in vigore entro fine 2022, fra sei mesi. L'Ue, a quanto si apprende, vaverso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni. Al momento, spiega un alto funzionario europeo, Kirill è nella lista ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora si potrà avere l'ufficialità.
"Prosegue il dialogo con il presidente turco Erdogan. Abbiamo discusso delle minacce alla sicurezza alimentare poste dall'aggressore e delle soluzione per sbloccare i porti ucraini". Questo in un tweet scritto dal presidente ucraino Zelensky dopo la telefonata col suo omologo turco Erdogan. "Apprezziamo l'aiuto della Turchia in questo processo", afferma Zelensky. In una nota la presidenza turca afferma che Erdogan ha assicurato di voler fare ogni sforzo per continuare i negoziati e di essere disposto alla mediazione.
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