Disastro ecologico in Perù : greggio in mare

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Cresce l'allarme inquinamento in Perù per la dispersione in mare, non lontano da Lima, di circa 6.000 barili di greggio durante un trasferimento da una nave alle infrastrutture della raffineria La Pampilla, operata dalla compagnia spagnola Repsol. L'incidente, riferiscono i media peruviani, è avvenuto il 15 gennaio durante l'agitazione dell'Oceano Pacifico dopo l'esplosione vulcanica nell'isola di Tonga ma all'inizio i responsabili di Repsol hanno negato qualsiasi dispersione in mare di greggio.

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Lo tsunami nato con l'esplosione del vulcano di Tonga ha presto raggiunto e colpito le coste del paese andino, spesso inoltrandosi fino a cento metri nell'entroterra. Sul terminale della raffineria era attraccata in quel momento una nave italiana, la mare Doricum. Si sono tranciati i tubi di scarico e almeno 6 mila barili di greggio sono finiti in mare.

La petroliera è della società Fratelli d'Amico Armatori S.p.A, che ha dichiarato a Shipping Italy che a "seguito della rottura improvvisa dell'oleodotto sottomarino del terminal, è stata notata una macchia di olio in prossimità della nave. Verso le 17:25 ora locale, il personale di guardia di bordo ha prontamente informato il Primo Ufficiale, il quale ha immediatamente interrotto le operazioni di discarica e ha assicurato che le valvole dei collettori fossero chiuse".