Giuseppe Ferrazzuolo di 30 mar 2021

La scuola riapre nel Lazio, ma per alcuni comuni no

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La scuola che finisce nell'occhio del ciclone. Come sappiamo, da quando il covid ci ha colpito, le aule sono rimaste sempre chiuse, con intermittenze brevissime. Il governo Draghi ha più volte dichiarato attraverso i suoi rappresentanti di voler riportare i ragazzi a scuola.

In Italia, invece, oltre allo Stato, abbiamo anche altre istituzioni come le Regioni e soprattutto i comuni che hanno poteri che si sovrappongono. In questi giorni, quindi, sono già nate le prime misure che entreranno in conflitto tra loro gettando i cittadini nella totale confusione.

In particolare, la situazione si complica nella Lazio. Nei giorni scorsi Zingaretti ha disposto la riapertura di asili nido e scuole elementari e medie per il 30 e 31 marzo, prima delle vacanze di Pasqua. Tuttavia, alcuni sindaci hanno emesso immediatamente ordinanze in netto contrasto con quelle del presidente della loro regione.

Cicchetti, sindaco di Rieti, ha annunciato che a breve firmerà un'ordinanza in contrasto con quella di Zingaretti. Secondo il sindaco, sarebbe inutile esporre i bambini al contagio in questo periodo solo per due giorni di scuola. Dello stesso parere anche il collega di Frosinone, Ottaviani, molto duro in una nota.

Il primo cittadino della Ciociaria, infatti, ha rimarcato quanto sia pericoloso riaprire le scuole in questo momento in cui il virus sta raggiungendo picchi assurdi nel nostro Paese. Il sindaco ha persino consigliato ai genitori di non rimandare i figli in classe. Stesso approccio anche a Santa Marinella e Terracina con i sindaci che spingono ancora una volta per papà. Resta da capire quale sarà l'atteggiamento dei Raggi in questo senso. Per il momento il capoluogo sembra seguire le disposizioni regionali.

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