Nonostante il caso AstraZeneca, cresce la fiducia nei Vaccini

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Il 74,7% degli italiani pensa che i vaccini siano efficaci, ma il 64,8% dei Cittadini lamenta poca chiarezza nelle comunicazioni, in particolare dopo la sospensione precauzionale di AstraZene.

Dopo il l’Olanda e l’Irlanda, ora anche l’Italia e altri paesi Europei hanno scelto di sospendere momentaneamente in via precauzionale la somministrazione del vaccino anticovid AstraZeneca, per poter avviare degli accertamenti. Nonostante queste vicende la fiducia aggregata degli italiani nei confronti dei vaccini non sembra essere intaccata.

A stabilirlo è una ricerca condotta da Zwan, società specializzata in analisi reputazionali attraverso l’algoritmo del Reputation Rating, di cui ha depositato il brevetto presso il Mise, che pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.

La ricerca si colloca in un contesto non facile per le aziende farmaceutiche mondiali, alle prese con la campagna globale di vaccinazione contro il covid, con i media che ogni giorno riportano notizie circa i ritardi sulla distribuzione delle dosi e i presunti effetti collaterali connessi alla somministrazione.

Difatti, proprio a seguito del confuso buzz dei media in rete sulle sospensioni precauzionali in Europa del vaccino AstraZeneca, che hanno più o meno ricamato sulla notizia, la maggior parte dei cittadini sembra aver fiducia nella vaccinazione in se, ad uscirne intaccata per ora è solo la reputazione di Astra Zeneca, già precaria a causa dei ritardi nelle consegne e per i dati poco chiari sugli effetti collaterali.

“In contrapposizione al sentimento ‘no vax’ in crescita fino ad appena un anno fa, la reputazione nei vaccini e la fiducia nel sistema farmaceutico crescono di circa 30 punti percentuali. Le persone vedono i vaccini come la sola via di uscita dal tunnel del Coronavirus. - Ha dichiarato Davide Ippolito, cofondatore di Reputation Rating – Cresce, però, anche un sentimento di sfiducia nelle comunicazioni ufficiali e scientifiche. È dunque il sistema di comunicazione connesso al mondo vaccinale ad essere sotto la luce dei riflettori. Per quanto concerne questo aspetto, il 64,8% dei cittadini dello Stivale si reputa insoddisfatto delle informazioni ricevute.”

La rilevazione Reputazionale è stata svolta prendendo in considerazione il contesto italiano delle prime due settimane di marzo 2021, in relazione al quale sono emersi alcuni elementi che maggiormente hanno influenzato il risultato finale:

  • La poca chiarezza circa il significato concreto delle percentuali di protezione dei singoli marchi, ancora non correttamente compresi;
  • La confusione circa il caso Astrazeneca con da un lato una percentuale di persone (oltre il 70%%, disposte a vaccinarsi ma non con quel marchio, e dall’altro un 27,5% diffidente rispetto al valore scientifico di casi così isolati;
  • Una generale diffidenza in merito alle prime proiezioni di dosi effettivamente somministrate in Italia;
  • La non coerenza nella gestione dei piani vaccinali a livello Regionale, che sembrano ognuno seguire un modus operandi e delle priorità differenti;
  • Una generale propensione all’orientamento al profitto delle case farmaceutiche, che macchia la percezione reputazionale dei Cittadini nei confronti del sistema vaccinale.

La cosa paradossale, analizzando le varie dimensioni della Reputazione - ha aggiunto Ippolito - è che non è messa in discussione l’efficacia dei vaccini. Il 74,7% degli italiani pensa che siano efficaci e non ne discute la bontà. Ad essere maggiormente colpiti sono i Driver come CSR e Governance, quest’ultimo per la gestione, specie burocratica, nella distribuzione. Come ha detto il Premier Draghi serve urgentemente una riforma e una velocizzazione del processo burocratico e una presa di responsabilità da parte dei mezzi di comunicazione nel dare informazioni e titoli che possono danneggiare una campagna vaccinale fondamentale per il nostro futuro.”

Per quanto concerne, invece, gli Stakeholder della Reputazione, è la Reputazione presso i Cittadini ad essere quella più colpita (-31% rispetto a fine febbraio 2021), seguendo un calo naturale delle Istituzioni Internazionali (-14,20%). Investitori, Ministri e Politici e Fornitori, sono invece Stakeholder che, gioco forza, hanno aumentato sensibilmente la considerazione e reputazione nei confronti delle aziende farmaceutiche, con un aumento medio del 12,79%, trainato per gran parte dalla semplice crescita del numero delle menzioni da parte di questi Stakeholder” conclude Ippolito.

Dal punto di vista tecnico, la ricerca del Reputation Rating ha raccolto dati attraverso:

  • Un’analisi di media intelligence, confrontando il Sentiment (giudizio positivo, negativo o neutro rispetto a un determinato topic) delle principali testate nazionali;
  • UnaWeb Reputation analysis, con una rilevazione generale attorno a topic come: #AstraZeneca#VaccinoAntiCovid #Vaccino #Covid19 #SospensioneAstraZeneca #AstraZenecavaccine, rilevandone la percezione.

Questa attività ha prodotto circa 52.00 risultati, che sono stati processati dall’algoritmo del ReputationRating, che li ha ricondotti ai diversi Driver e Stakeholder della Reputazione (i Driver, ovvero Prodotti e Servizi, Leadership, CSR, Governance, Performance, e gli Stakeholder, ovvero Cittadini, Investitori, Ministri e Politici, Istituzioni internazionali, Fornitori).

I risultati sono stati ponderati in base alla copertura stimata del pubblico degli interlocutori (misurata in impression e copertura totale) e alla media giornaliera dei visitatori utilizzando Alexa.

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