Red Bull Campus Clutch: prima competizione esport universitaria di VALORANT arriva oggi

Red Bull Campus Clutch, il più grandeevento esport universitario mai organizzato, arriva oggi, offrendo aglistudenti l’opportunità unica di competere in uno dei titoli più noti e discussidel momento, VALORANT.
Le iscrizioni sono aperte agli studentiprovenienti da tutto il mondo, che avranno l’opportunità di mettersi in mostrain VALORANT. L’innovativa competizione sfida i giocatori di tutti i livelli,invitandoli ad unirsi in team, che rappresenteranno i rispettivi campus, e acompetere su un palcoscenico mondiale per fare la storia del proprio ateneo edel proprio Paese.
Per partecipare, i team studenteschi,composti da cinque giocatori provenienti da tutto il mondo, sono invitati acompetere in tre fasi entusiasmanti: Qualifiers, National Finals e World Final.I Qualifiers si svolgeranno a partire da febbraio fino al 23 maggio, in ognunodei paesi partecipanti. Tutti i Campioni Nazionali accederanno alla prestigiosaWorld Final, un’opportunità unica nel panorama esport, durante la qualecompeteranno contro i più abili giocatori studenteschi di VALORANT al mondo. Ilteam che riuscirà a prevalere sugli altri alla World Final otterrà un premio di€20.000, assicurando alla propria università un locale per il gamingall’avanguardia.
Inoltre, Riot Games, software house diVALORANT, offrirà ai vincitori della World Final del Red Bull Campus Clutch lapossibilità esclusiva di vedere in azione i giocatori di VALORANT più abili,durante il prossimo evento VALORANT Masters, un torneo ufficiale del ChampionsTour del 2021.
Con l’inarrestabile crescitadell’industria degli esport, il settore competitivo universitario gioca unruolo da protagonista nella sostenibilità dell’ecosistema, fornendo un nuovopercorso per i talenti emergenti. Red Bull Campus Clutch è un nuovo eventodilettantistico che si pone l’obiettivo di condurre gli esport universitari aun altro livello, creando una struttura globale e invitando gli studenti arappresentare non solo il proprio campus, ma anche il proprio Paese, spianandocosì la strada alla prossima generazione di pro player del movimento esport.