di Zazoom di lunedì 4 gennaio 2021

Curve-One il sensore fotografico curvo anche sugli smartphone?

curve sensore

Per ridurre il numero di lenti in un'ottica e avvicinare il sensore, migliorando la qualità dell'immagine, l'ideale è piegare il sensore. Un processo molto costoso e sfruttato solo da mercati di nicchia come l'astronomia. Con il suo Curve-One, che ha appena commercializzato, la start-up francese Curve afferma di aver trovato una soluzione che potrebbe benissimo consentire la produzione in serie di questo tipo di sensore e ridurre i prezzi.

Ecco una delle più antiche eredità della fotografia: la curvatura di campo. Questo fenomeno ottico molto pronunciato su un grandangolo è dovuto alla curvatura dell'ottica dell'obiettivo. Degrada i bordi dell'immagine catturata. Se questo difetto non è evidente sulle fotocamere a pellicola, lo è diventato con i sensori digitali piatti ad alta risoluzione. Per mezzo di lenti è possibile appiattire l'immagine. Ma la soluzione ideale è adattare il sensore alla curvatura dell'ottica. Questo processo, che già esiste, è principalmente sfruttato dagli astronomi, ma c'è un problema, il suo costo esorbitante. Perché devi adattare la curvatura del sensore a quella di ciascuna lente, il che equivale a farlo su misura.

Per ridurre questo costo e provare a produrre questo tipo di sensore, una start-up francese chiamata Curve ha trovato una soluzione. L'azienda ha sviluppato in collaborazione con il CNRS e l'Università di Aix-Marsiglia (AMU) un processo che consenta l'industrializzazione di massa produzione di sensori curvi. Senza svelare il suo segreto progettuale, Curve spiega di aver trovato una soluzione tecnica per non dover sviluppare ogni volta un nuovo sensore per una curvatura precisa. Lo stesso tipo di sensore può quindi essere utilizzato per diverse forme curve.

Un giorno sugli smartphone?

Per il momento sarà ancora una volta il mondo della ricerca ad avere inizialmente di questo tipo di sensore. Curve ha ottenuto un primo ordine dall'Institut de neurosciences de la Timone (INT) nell'ambito del suo progetto Meso-Cortex realizzato in collaborazione con il Laboratori di astrofisica di Marsiglia. Nel suo comunicato stampa, Curve spiega che "questo progetto mira a studiare il funzionamento del sistema visivo dall'imaging della superficie della corteccia". Il sensore chiamato Curve-One studierà il cervello su scale molto poco sfruttate. Per questi esperimenti, la differenza tra la parte inferiore e quella superiore del sensore è di 1,2 mm. Con Curve-One, l'azienda spera anche di soddisfare le esigenze dei programmi spaziali dell'Agenzia spaziale europea (ESA).

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