di Giuseppe Ferrazzuolo di domenica 13 dicembre 2020

DPCM Natale : Il governo ci ripensa, spostamenti solo tra i piccoli Comuni

dpcm natale

Come annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e confermato dai ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Regioni), "toccherà al Parlamento" decidere sulle eccezioni natalizie, "assumendosi tutte le responsabilità". Il governo, visto l'allarme dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), farà comunque di tutto per garantire che lo sfogo delle pressioni sia “estremamente limitato”.

Anzi, se fossero Speranza e Boccia, "non dovremmo allentare le misure, o addirittura renderle più difficili". Nei giorni di Natale, Santo Stefano e 1 gennaio (non è però escluso che la deroga si applichi solo al 25 dicembre) il divieto di non superare i limiti del proprio comune saranno probabilmente cinquemila abitanti e con un "raggio d'azione limitato". Venti chilometri, non di più. E forse solo tra “comuni limitrofi”. Insomma, non potrai lasciare le città, grandi o piccole. Tanto più che viene respinta l'ipotesi di sfollamento entro i confini della Provincia.

La decisione finale sarà presa entro mercoledì, quando le mozioni di maggioranza e opposizione saranno votate in Senato. Nelle prossime ore il governo collaborerà con i capigruppo di M5S, Pd, Italia Viva e Leu per “limitare il più possibile” la deroga da inserire nella mozione maggioritaria. Dopodiché, Conte avrà tre strade davanti a sé.

Il primo è quello di revocare il decreto del 2 dicembre che ha introdotto il divieto di viaggiare e di presentare un altro leggero allentamento a favore della mobilità tra i piccoli comuni limitrofi.

La seconda strada: un emendamento, presentato dai gruppi parlamentari al decreto Ristori attualmente all’esame del Senato. La terza, la più difficile: aggirare l’ingorgo che impedisce alla Camera di modificare il decreto del 2 dicembre, sollecitando una pausa al calendario del lavori dell’aula di Montecitorio.

Quello che conta è che per Speranza, Boccia e per i tecnici di ISS e CTS il Natale "rappresenta un rischio altissimo". Potenzialmente molto più pericoloso del “tutto libero” di agosto, perché “questa volta gli incontri si svolgeranno al chiuso e quindi le probabilità di contagio saranno maggiori. Per questo bisogna evitare pranzi o cene tra non conviventi, non si stanca di ripetere Speranza.

"Sono preoccupato per le due settimane di pausa natalizia, se passasse il messaggio 'liberi tutti' si tornerebbe in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo nel bel mezzo di una campagna di vaccinazione ". E Boccia ha aggiunto: "Se vogliono togliere le restrizioni" a viaggiare in "tutti i comuni italiani ci troveranno molto contrari, noi vogliamo difendere gli anziani e i più fragili". È seguito un appello ammonitore a senatori e deputati: "Il Parlamento è ovviamente sovrano, e se il Parlamento decide di rimuovere i confini tra comunali rendendo tutto aperto, chi lo fa se ne assume la responsabilità".

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