Il futuro dell’agricoltura deve iniziare nel 2026
Il futuro dell’agricoltura richiede innovazione e adattamento, specialmente in contesti estremi come Marte. Nel 2026, sarà fondamentale ripensare le pratiche agricole, considerando suolo, acqua, luce e tempistiche, in un’ottica di sostenibilità e gestione oculata delle risorse. Solo attraverso un approccio innovativo e responsabile potremo affrontare le sfide di un’agricoltura che si espande oltre i confini terrestri.
Per coltivare su Marte serve ripensare tutto: il suolo, l’acqua, la luce, il tempo. Serve accettare che nulla sia dato per scontato e che ogni risorsa sia finita. È quello che si impara subito leggendo “ Piantare patate su Marte ”, il libro edito da Aboca e scritto dalla professoressa Stefania De Pascale, ordinaria di orticoltura all’Università di Napoli che ha anni collabora con l’Agenzia Spaziale Italiana (e quella europea) per studiare come produrre cibo lontano dalla Terra. Ma la cosa bizzarra è che quella ricerca fantascientifica di piantare, nel vicino futuro, vegetali su un altro pianeta è assai utile per aiutarci a capire come produrre cibo sulla Terra, nel presente. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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Il futuro dei fondi in agricoltura: situazione e prospettive in Sardegna. Convegno sul tema organizzato dall’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali. Continua a leggere su Kalaritana Media. - facebook.com facebook
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