Il ragazzo seduto davanti ai poliziotti in moto diventa il simbolo della rivolta in Iran e il video diventa virale
Un giovane seduto sull’asfalto di viale Joumhouri, nel centro di Teheran, ha catturato l’attenzione internazionale. Il suo atteggiamento, immobile di fronte a un gruppo di poliziotti in moto, è diventato un simbolo delle proteste in Iran. Il video, condiviso sui social, ha fatto il giro del mondo, rappresentando un momento di resistenza pacifica e di denuncia.
Un ragazzo si accuccia sull’asfalto e aspetta un’orda di agenti in moto. Ha fatto il giro del mondo diventando simbolo della protesta un video girato in viale Joumhouri, nel centro di Teheran, mostra una persona – identificata da molti come un giovane – seduta a gambe incrociate sull’asfalto, immobile, mentre di fronte avanzano decine di poliziotti in moto, vestiti di nero e con il casco. Alle sue spalle la folla fugge tra i lacrimogeni. Il filmato, ampiamente condiviso sui social e rilanciato dai media internazionali, è stato paragonato al celebre “uomo del carro armato” di Piazza Tienanmen, diventando il simbolo visivo di una rabbia silenziosa contro l’iperinflazione e il deterioramento delle condizioni di vita. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

© Ilfattoquotidiano.it - Il ragazzo seduto davanti ai poliziotti in moto diventa il simbolo della rivolta in Iran e il video diventa virale
Leggi anche: Mascotte ubriaca prima della partita: caos allo stadio e il video diventa virale
Leggi anche: “Smettete di comprare questi giocattoli”: il video della pediatra inglese diventa virale
Il ragazzo seduto davanti ai poliziotti in moto diventa il simbolo della rivolta in Iran e il video diventa virale - Un giovane immobile davanti ai poliziotti diventa simbolo della rivolta come l'uomo di Tienanmen. ilfattoquotidiano.it
Picchia e morde i poliziotti che lo fermano davanti a una scuola di Torino: arrestato a 20 anni - Appena i poliziotti lo hanno fermato e gli hanno chiesto di seguirli in questura, ha iniziato a insultarli, li ha presi a pugni e li ha aggrediti a morsi. torinotoday.it
Ora vieni con me, ragazzo. Avevo otto anni quando Tom disse quelle parole. Ero stato lasciato all'indirizzo sbagliato da un assistente sociale che non tornò mai più. Ero seduto su un marciapiede con una borsa di plastica piena di vestiti e nessun posto dove a - facebook.com facebook
Il modulo consente di cercare aggiornamenti e video relativi alla notizia pubblicata.