Quando 300 Sioux furono massacrati davanti a una scritta di pace | Wounded Knee è ancora oggi una ferita

Il massacro di Wounded Knee, avvenuto nel 1890, rappresenta uno dei momenti più tragici della storia degli Stati Uniti e dei Sioux. Questo evento, avvenuto davanti a una scritta di pace, ha lasciato cicatrici durature nell’anima di una popolazione e di un’intera nazione. Ancora oggi, Wounded Knee è un simbolo di ingiustizia e di sofferenza, ricordando quanto siano importanti rispetto e riconciliazione.

Esistono date che non sono solo numeri sul calendario, ma cicatrici profonde nell’identità di una nazione. Il 29 dicembre 1890 è una di queste. In quella fredda mattina d’inverno, lungo le sponde del torrente Wounded Knee, in South Dakota, si scriveva la pagina più nera della conquista del West: il momento in cui la resistenza dei Nativi Americani non finì con un trattato, ma con il sangue di circa 300 persone, in gran parte donne e bambini. Tutto ebbe inizio pochi giorni prima. La tribù Sioux dei Miniconjou, guidata dal capo Piede Grosso, era in fuga. Dopo l’uccisione del leggendario Toro Seduto, il clima nelle riserve era diventato irrespirabile. 🔗 Leggi su Cultweb.it

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