C’è un prima e un dopo Lemmy Kilmister e a dieci anni dalla scomparsa siamo qui per ricordarlo

«You know I’m born to loseand gambling is for foolsbut that’s the way I like it, babyI don’t want to live forever» («Sai che sono nato per perderee il gioco d’azzardo è per gli sciocchima è così che mi piace, tesoroNon voglio vivere per sempre» – Ace of spades ). Dieci anni sono passati da quando l’icona del rock and roll Lemmy Kilmister, nato Ian Fraser Kilmister il giorno della vigilia di Natale del 1945, ha lasciato il palco per sempre vuoto, quattro giorni dopo l’ultima bevuta di Jack e Coca nel Rainbow Bar & Grill di Los Angeles. Il prima e il dopo Lemmy Kilmister. Il suo stile di suonare il basso elettrico, un Rickenbacker variamente modificato, aggressivo e per accordi tonanti, ha fatto scuola e epoca nello speed metal e nell’hard rock in generale e, dopo i Motorhead, la band che ha portato alla gloria mondiale dei palchi più rumorosi della storia, nessuno ha pensato più di poter suonare al modo pizzicato e debole di prima, mentre lo strumento fino ad allora misconosciuto e poco compreso, da musicisti defilati, è diventato l’ascia d’assalto del frontman più tosto della sua generazione. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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